A che punto sono le indagini sulla denuncia per aggressione del turista francese ebreo: cosa sappiamo

La Procura di Milano indaga su una quindicina di persone per l'aggressione che si è verificata domenica scorsa, il 27 luglio, ai danni di un turista francese di religione ebraica che ha denunciato di essere stato assalito con percosse e insulti mentre si trovava con la sua famiglia all'Autogrill di Lainate, nell'hinterland di Milano. Grazie all'analisi delle telecamere, gli agenti della Digos, coordinati dal procuratore di Milano Eugenio Fusco, avrebbero già identificato tre dei presunti aggressori del gruppo che potranno essere iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di percosse aggravate dall'odio razziale nelle prossime ore.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini sino a questo momento, il turista ha riferito agli inquirenti che alcuni clienti e dipendenti dell'Autogrill lo avrebbero aggredito poiché, al momento dei fatti, indossava la kippah. È allora che l'uomo ha deciso di girare un video per documentare l'aggressione nel quale si vedono alcune persone ripetere frasi come: "Free Palestine" e "assassini". Stando alla sua versione dei fatti, dopo aver girato il filmato, alcune persone gli avrebbero intimato di cancellarlo e, al suo no, avrebbero cominciato a picchiarlo con diversi calci. Per questo, il turista ha poi deciso di denunciare l'accaduto.
Sul caso stanno indagando gli agenti della Digos (la Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali della Polizia di Stato) che sono al lavoro per svolgere tutti gli accertamenti necessari a ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Per farlo, dopo aver acquisito le immagini registrate dal turista al momento dell'aggressione e i video delle telecamere di sicurezza dell'Autogrill dove si sono svolti i fatti, gli inquirenti avrebbero già ascoltato alcuni testimoni. Stando a quanto riferito da fonti investigative a Fanpage.it, al momento, però, dalle immagini acquisite non sarebbe possibile accertare o escludere una possibile aggressione fisica come denunciato dal turista. Così come non esisterebbe alcun referto medico.
"Non so come è iniziato perché stavo lavando i bagni in quel momento, ma ho sentito urlare", ha raccontato a Fanpage.it un inserviente che lavora nell'area di sosta dove si è verificata l'aggressione. "Era pieno di persone. Non so chi abbia iniziato, ma stavano litigando, gridavano. Quando sono uscito dal bagno, però, non si stavano picchiando".
Per questo motivo, per fare chiarezza su questo punto, gli investigatori starebbero continuando l'analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza in cerca di qualche evidenza in merito. In ogni caso, tra le quindici persone indagate che appaiono nei video, gli investigatori sono riusciti a identificarne tre i cui volti appaiono chiaramente nelle immagini. Al momento, dunque, le indagini si starebbero focalizzando su di loro, per risalire alla loro identità, ancora sconosciuta.
In collaborazione con Chiara Daffini