Segnala un passeggero sospetto e fa scattare l’allarme bomba, il volo riparte dopo 8 ore
Aveva visto un altro passeggero maneggiare un apparecchio elettronico dentro uno zaino "con fare sospetto". Spaventato, ha segnalato la cosa al comandante che ha fatto scattare l'attivazione del piano di sicurezza aeroportuale dedicato al controllo e alla repressione di atti terroristici condotti. Un allarme bomba che, alla fine, si è scoperto infondato e che ha portato al decollo dell'aereo per Tel Aviv con otto ore di ritardo.
Il Piano Da Vinci e l'intervento degli artificieri
È successo questa mattina, giovedì 23 marzo, intorno alle 6:30. Il volo Fr 3414, Ryanair, era pronto a decollare dall'aeroporto Orio al Serio verso Israele. La segnalazione di uno dei 164 passeggeri a bordo, però, ha fatto interrompere le operazioni di rullaggio.
Si tratta del cosiddetto Piano Leonardo Da Vinci, che, come scrive la Prefettura di Bergamo, "disciplina le procedure finalizzate alla prevenzione, al controllo e alla repressione di atti terroristici". L'aereo è stato, quindi, condotto in una piazzola lontana. I passeggeri sono stati fatti scendere e poco dopo sono arrivate le unità cinofile e gli artificieri.
L'allarme era scattato dopo che uno dei passeggeri era stato visto maneggiare "una non meglio precisata apparecchiatura elettronica", continua la nota della Prefettura, "con fare sospetto" e pronunciando parole in inglese incomprensibili. Le operazioni di verifica sono durate diverso tempo. Accertata l'infondatezza del pericolo, il volo è potuto ripartire verso Tel Aviv intorno alle 14:2o, quindi quasi otto ore dopo l'orario previsto per il decollo, con tutti i 164 passeggeri di nuovo a bordo.
