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Migranti, l’Austria manderà soldati al Brennero: “Se ci saranno code, capirete il motivo”

L’annuncio è del ministro alla Difesa di Vienna, Dosozil: “controlli serrati al Brennero, anche con l’utilizzo di soldati” per fermare il flusso di profughi e migranti. “Visto che i confini esterni Ue non vengono efficientemente tutelati, l’Austria a breve metterà in sicurezza i suoi”.
A cura di Biagio Chiariello
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Prosegue la linea dura dell'Austria contro i migranti. Il ministro alla difesa Peter Dosozil ha infatti annunciato "controlli serrati al Brennero, anche con l'utilizzo di soldati". "Visto che i confini esterni dell'Unione europea non vengono efficientemente tutelati, l'Austria a breve metterà in sicurezza i suoi confini", ha detto Dosozil al quotidiano tedesco ‘Die Welt'. Una politica che viene confermata anche dal titolare degli interni, Johanna Mikl-Leitner, la quale ribadisce la determinazione dell'Austria per "garantire stabilità e sicurezza". L’Austria è convinta che con l'accordo con la Turchia la presenza di profughi sulla rotta mediterranea è destinata ad accentuarsi. “Sappiamo che nei prossimi giorni il tempo migliorerà e che centinaia di migliaia di persone si metteranno in cammino”, dice Mikl-Leitner l Münchner Merkur. Poi taglia corto parlando dei possibili disagi causati dal massiccio flusso di turisti sull'asse del Brennero: "I turisti capiranno se ci saranno delle code".

170mila migranti arrivati in Europa nei primi 3 mesi del 2016

Sono 170.000 i migranti e i rifugiati arrivati in Europa via mare nei primi tre mesi del 2016 ed il numero di morti è salito a 620. Numeri riferiti dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), che evidenzia come la cifra non sia ufficiale e includa anche gli arrivi di ieri in Italia e diverse centinaia di migranti e rifugiati che si ritiene siano entrati in Europa attraverso le acque spagnole. Il totale stimato di 169.060 è pari a più di otto volte il numero (20.700) registrato nei primi tre mesi del 2015, osserva l'Oim.  Di questi 150.703 hanno attraversato il Mediterraneo orientale (dalla Turchia alla Grecia) e 18.357 il Mediterraneo centrale (dal Nord Africa verso l'Italia). Il totale di 620 morti in mare nel 2016 è in crescita del 23% rispetto ai 505 nello stesso periodo dello scorso anno.

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