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Madre svizzera violenta la figlia di 5 anni e invia i video al suo “padrone” in Germania

La donna è stata condannata a quattro anni di carcere.
A cura di D. F.
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Sara I., una donna svizzera  di 31 anni, è stata condannata a quattro anni di reclusione per aver abusato sessualmente di sua figlia di appena cinque anni dopo aver sottoscritto un folle "accordo" dichiarandosi schiava sessuale di un uomo tedesco. La donna è stata condannata da un tribunale di San Gallo che ha accertato, al termine di un processo, come avesse violentato la bambina con l'ausilio di giocattoli sessuali che  il cinquantatreenne Frank Heitmueller gli aveva inviato dalla Germania. Non solo: Sara aveva espresso il desiderio che l'uomo abusasse della bimba facendole perdere la verginità.

Sara I., la cui vera identità è stata tenuta segreta a causa delle leggi sulla privacy vigenti in Svizzera, considerava Heitmueller il suo "padrone" e aveva firmato un certificato attestando che gli aveva venduto la sua anima. In questo folle "contratto" la donna ammetteva di volergli cedere il suo corpo e la sua anima, che "sono ora di sua assoluta proprietà". Come se non bastasse aveva affidato all'uomo – distante centinaia di chilometri – anche l'educazione della figlia. Dal canto suo Heitmueller aveva preteso di ricevere regolarmente dei filmati in cui la donna abusava della figlia di 5 anni.

Le incredibili violenze sono state scoperte dalla moglie del cinquantenne tedesco, che aveva trovato decine di video pedopornografici sul suo computer e in seguito aveva dato l'allarme alla polizia.

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