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Gaza, news in diretta sulla pace Israele-Hamas: Trump: “Tremila anni per arrivare fin qui, ora fase 2”, Meloni: “Ottimista su piano Trump”

Le notizie di oggi in diretta sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele e la pace a Gaza. A Sharm el-Sheikh firmato l’accordo, dopo la liberazione di 20 ostaggi israeliani ancora in vita e la scarcerazione di 1.968 detenuti palestinesi. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha siglato l’intesa per la tregua e ha inaugurato la ‘fase 2’: “Giornata storica”. Casa Bianca diffonde il testo della Dichiarazione.

14 Ottobre 2025 07:56
Ultimo agg. 11:06
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Le notizie di oggi in diretta sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele e la pace a Gaza. A Sharm el-Sheikh firmato l'accordo, dopo la liberazione di 20 ostaggi israeliani ancora in vita e la scarcerazione di 1.968 detenuti palestinesi.

Di fronte a decine di leader internazionali, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha siglato l'intesa per la tregua: ora si passa alla ‘fase 2'. "È una giornata storica, la più importante per la pace nella regione degli ultimi 50 anni", ha detto il presidente Usa.

La Casa Bianca ha diffuso il testo della ‘Dichiarazione di Trump per una pace e una Prosperità durature'. Il testo è stato firmato, oltre che da Trump, anche dai leader di Egitto, Turchia e Qatar. "Sono assolutamente ottimista", ha detto la premier Georgia Meloni a Nbc News in merito al piano di pace per Gaza.

L'intesa adesso prevede come prossimo passaggio quello della ricostruzione della Striscia. Al Cairo, già a novembre, un nuovo summit definirà i prossimi passi. Su Hamas Trump ha spiegato che nella Striscia potrebbe svolgere il ruolo di polizia per un breve periodo: "Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, andrà tutto bene".

11:04

Il premier spagnolo Sanchez: "La pace non può significare l'oblio e l'impunità"

"La pace non può significare l'oblio, non può significare l'impunità. Ci sono processi aperti davanti alla Corte Internazionale di Giustizia. Gli attori principali del genocidio che è stato perpetrato a Gaza dovranno rispondere davanti alla giustizia".

Lo ha il premier spagnolo, Pedro Sanchez, interrogato in un'intervista a radio Cadena Ser sulle responsabilità del primo ministro israeliano Netanyahu nel massacro a Gaza. Sanchez ha ripetuto che "una cosa è la pace, un'altra è l'impunità". E ha riconosciuto che "ci sono molti compiti, molte incognite sulla governance" sulla Striscia per consolidare la pace.

"Ma è importante che sia cessata la violenza a Gaza e che ci sia opportunità di dialogo franco fra Israele e Palestina, in riconoscimento dei due Stati", ha rilevato. Il premier spagnolo ha inoltre messo in valore "la presenza molto importante" dell'Autorità Palestinese al vertice ieri di Sharm el-Sheikh, riconosciuta da tutti gli attori.

Sanchez ha insistito sul "riconoscimento unanime" del ruolo svolto dalla Spagna da parte delle Nazioni Unite, di tutti i paesi arabi e da parte dell'amministrazione statunitense, nel processo verso un cessate il fuoco, "con il riconoscimento dello Stato palestinese, assieme a Irlanda e Norvegia, che ha aperto la strada verso quello che oggi l'unanimità delle Nazioni Unite e un'ampia maggioranza dell'Unione Europea riconosce come decisivo per la soluzione del sue Stati".

Sull'eventuale invio di truppe spagnole in missione di peacekeeping, ha assicurato che, se sarà richiesto, "la Spagna vuole essere attiva in questo processo", e "avere un ruolo non solo nella ricostruzione in una zona in cui abbiamo molti interessi", ma dalla "convinzione morale del rispetto del diritto internazionale".

A cura di Eleonora Panseri
10:59

Il Papa ha inviato 5mila antibiotici per i bambini di Gaza

Nei giorni in cui la "scintilla di speranza", che il Papa domenica ha evocato all'Angelus, si fa più concreta in Terra Santa, la vicinanza del Pontefice diventa attenzione per i più piccoli. Attraverso l'Elemosineria apostolica, "il Pronto soccorso di Papa Leone", sono stati inviati a Gaza 5mila antibiotici destinati ai bambini, tra le vittime più colpite dai due anni di conflitto.

Un gesto possibile grazie all'apertura dei valichi attraverso i quali portare gli aiuti umanitari destinati alla popolazione della Striscia di Gaza.

"Diamo seguito alle parole contenute nell'Esortazione apostolica Dilexi te dedicata ai poveri – afferma il cardinale Konrad Krajewski, prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità – perché è necessario fare i fatti, dare attenzione a chi è nel bisogno".

Nel testo papale è chiara la direzione che la Chiesa da sempre intraprende, infatti "sa che il suo annuncio del Vangelo è credibile solo quando si traduce in gesti di vicinanza e accoglienza". Attraverso il Patriarcato Latino di Gerusalemme, gli antibiotici inviati sono già stati distribuiti a chi ne ha necessità.

A cura di Eleonora Panseri
10:38

Al Jazeera: "Violenti scontri in corso a Jabalia"

Violenti scontri sarebbero in corso da questa mattina a est di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dai media palestinesi, citati da Al Jazeera.

I combattimenti coinvolgerebbero, secondo la rete del Qatar, forze di sicurezza affiliate al ministero dell'Interno di Gaza e gruppi armati descritti come sostenuti da Israele.

A cura di Eleonora Panseri
10:27

Media: "Tre palestinesi uccisi da Idf a Gaza City"

Tre persone sono state uccise dal fuoco israeliano nel quartiere orientale di Shejiaya a Gaza City, sotto il controllo dell'esercito (Idf) in base all'accordo di cessate il fuoco. Lo riportano media palestinesi.

Secondo una fonte militare, i tre sospettati si erano avvicinati alle truppe che operavano nella zona. I soldati hanno prima sparato colpi di avvertimento e, mentre i sospettati continuavano ad avvicinarsi, sono stati presi di mira da un aereo.

Le Idf hanno ripetutamente messo in guardia i palestinesi dall'avvicinarsi alle zone di Gaza sotto il controllo militare israeliano durante il cessate il fuoco.

A cura di Eleonora Panseri
10:13

Lazzarini (Unrwa): "Consentire l'ingresso dei giornalisti internazionali a Gaza"

L'UNRWA ha chiesto che sia consentito ai giornalisti internazionali di entrare liberamente a Gaza, affermando che possono contribuire a "sostenere e rendere omaggio all'eroico lavoro dei giornalisti palestinesi".

Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, ha affermato su X che è giunto il momento che l'istruzione e gli aiuti umanitari raggiungano Gaza, così come la "pace attraverso la guarigione, la giustizia e il riconoscimento reciproco".

A cura di Eleonora Panseri
10:04

Il premier spagnolo Sanchez: "Manteniamo embargo sulle armi a Israele"

"L'embargo delle armi a Israele si mantiene, siamo in una fase di cessate il fuoco, dobbiamo consolidarlo e arrivare a un processo di pace". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un'intervista a Cadena Ser.

"Manterremo l'embargo fino a che non verrà consolidato questo processo e ci incammineremo verso la pace", ha rimarcato il leader socialista.

A cura di Eleonora Panseri
10:02

Portavoce Hamas: "Pronti ad aprire nuova pagina nei rapporti con Autorità palestinese"

Il movimento islamista palestinese Hamas non vuole "provocare crisi" con l'Autorità nazionale palestinese (Anp, con sede a Ramallah, in Cisgiordania) in questa fase ed è "pronto ad aprire una nuova pagina nei rapporti con essa".

Lo ha detto ieri sera il portavoce del movimento, Hazem Qassem, all'emittente panaraba satellitare di proprietà saudita "Al Arabiya", a seguito della cerimonia di firma dell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza tenuta durante il vertice di Sharm el Sheikh per la pace, in Egitto.

"Le disposizioni per il ‘giorno dopo' nella Striscia devono essere stabilite attraverso un consenso nazionale globale, che garantisca la partecipazione di tutte le forze palestinesi alla definizione del futuro di Gaza, nell'interesse pubblico e per rafforzare l'unita' nazionale", ha affermato Qassem.

A cura di Eleonora Panseri
09:49

Detenuti palestinesi liberati ad Al Jazeera: "Carcere a Ofer era un mattatoio"

Al Jazeera ha riportato le testimonianze di alcuni fra i detenuti palestinesi rilasciati ieri da Israele a Khan Yunis, nelle quali vengono raccontati presunti maltrattamenti e abusi e si descrive il carcere di Ofer come un "mattatoio".

"Abdallah Abu Rafe – si legge – ha descritto il suo rilascio come una ‘grande emozione'. ‘Eravamo in un mattatoio, non in una prigione. Purtroppo, eravamo in un mattatoio chiamato prigione di Ofer. Molti giovani sono ancora lì. La situazione nelle carceri israeliane è molto difficile. Non ci sono materassi. Li portano sempre via. La situazione alimentare è difficile. Le cose sono difficili lì".

"Un altro detenuto rilasciato, Yasin Abu Amra, ha descritto le condizioni nelle carceri israeliane come ‘pessime, pessime'. ‘In termini di cibo, oppressione e percosse, tutto era pessimo. Non c'erano né cibo né bevande. Non mangiavo da quattro giorni. Mi hanno dato due dolci qui e li ho divorati", ha detto. "Saed Shubair, anche lui liberato lunedì – prosegue Al Jazeera – , ha detto di non sapere come descrivere le sue emozioni. ‘La sensazione è indescrivibile. Vedere il sole senza sbarre è una sensazione indescrivibile. Le mie mani sono libere dalle manette. La libertà non ha prezzo'".

Fra i detenuti rilasciati, scrive l'emittente, "c'è anche il fratello del nostro corrispondente Ibrahim Al-Khalili, Mohammed", che è stato "detenuto per oltre 19 mesi senza alcuna accusa" e che ha descritto il suo calvario come una ‘grande lotta. Siamo stati picchiati e umiliati. Abbiamo sofferto molto. Ma grazie a Dio, ora è tutto finito', ha detto Mohammed Al-Khalili".

A cura di Eleonora Panseri
09:46

Iran: "L'appello di Trump alla pace non è coerente con l'operato Usa"

Secondo l'Iran, l'appello del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla pace in Medio Oriente non è  coerente con le azioni di Washington.

Il Ministero degli Esteri di Teheran ha dichiarato in una nota: "Il desiderio di pace e dialogo espresso dal presidente degli Stati Uniti è in contrasto con il comportamento ostile e criminale degli Stati Uniti nei confronti del popolo iraniano".

A cura di Eleonora Panseri
09:25

Ieri in Egitto incontro tra ministro degli Esteri saudita, Trump e Al Sisi in Egitto

Il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha avuto ieri incontri separati con il presidente statunitense, Donald Trump, e con il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi, a margine del vertice di Sharm el Sheikh per la pace nella Striscia di Gaza.

Lo riferisce il quotidiano saudita "Arab News", sottolineando che Bin Farhan ha partecipato al vertice in rappresentanza del principe ereditario Mohammed bin Salman.

A cura di Eleonora Panseri
09:12

Il presidente francese Macron: "Hamas è ancora minaccia, rischio destabilizzazione a Gaza"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito che Hamas continua a rappresentare una minaccia nonostante la firma del cessate il fuoco nella guerra di Gaza.

Parlando con i giornalisti prima di lasciare la località egiziana di Sharm el-Sheikh, Macron ha sottolineato che esiste ancora "un rischio di attacchi terroristici e di destabilizzazione a Gaza da parte di Hamas".

A cura di Eleonora Panseri
08:53

Trump: "Ora tocca ai Paesi del Medio Oriente portare a termine compito"

I Paesi del Medio Oriente devono ora unirsi e "portare a termine il compito", perché Gaza "è solo una parte del tutto". Lo ha detto il presidente degli Stati uniti Donald Trump, sottolineando che "la parte più importante è la pace nella regione".

"Sto tornando a casa, verso una Washington D.C. molto sicura e bellissima. Oggi ho realizzato tantissimo in Israele ed Egitto. È stato molto lavoro, ma non lo vorrei in nessun altro modo. Un'esperienza come nessun'altra! Ora tutti quei grandi Paesi che hanno combattuto così a lungo e duramente per la regione devono unirsi e portare a termine il compito! Gaza è solo una parte del tutto. La parte più grande è la pace in Medio Oriente!", ha scritto Trump su Truth Social.

A cura di Eleonora Panseri
08:46

Media: "Israele vuole i corpi degli ostaggi entro oggi, è termine ultimo"

Israele ha fissato la giornata odierna come termine ultimo per la restituzione dei corpi dei 24 ostaggi ancora nella Striscia di Gaza, dove hanno perso la vita dopo essere stati rapiti il 7 ottobre del 2023.

Lo afferma l'emittente israeliana Kan, secondo la quale Israele ritiene che Hamas sia in possesso di tutti i cadaveri degli ostaggi che deve restituire in base all'accordo di pace, ma non li ha consegnati.

I mediatori avevano invece sottolineato che Hamas aveva difficoltà a recuperare i resti di tutti gli ostaggi, alcuni dei quali rimasti vittime dei bombardamenti israeliani e i cui corpi sono sotto le macerie.

Una fonte vicina alla questione ha detto a Kan che "ora stiamo discutendo in modo significativo le opzioni di risposta" alla mancata restituzione dei cadaveri da parte di Hamas. Un diplomatico arabo di un paese che ha mediato l'accordo ha dichiarato a Haaretz che i mediatori stanno lavorando sulla questione e non credono che l'accordo di Trump per Gaza sia a rischio.

A cura di Eleonora Panseri
08:32

Il premier britannico Starmer: "Regno Unito pronto a collaborare in disarmo di Hamas"

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che il Regno unito è pronto a partecipare al disarmo del movimento palestinese Hamas. Lo ha reso noto l'ufficio del capo del governo.

"Il primo ministro ha affermato che il Regno unito è pronto a svolgere un ruolo di primo piano nel processo di smantellamento di Hamas", si legge nella nota diffusa da Downing Street. Starmer ha aggiunto che Londra sosterrà anche la ricostruzione della Striscia di Gaza e parteciperà alla missione di monitoraggio del cessate il fuoco.

A cura di Eleonora Panseri
08:19

Il presidenteAl Sisi ha annunciato a novembre al Cairo il vertice sulla ricostruzione di Gaza

È attesa per novembre la conferenza per "la rapida ripresa e la ricostruzione". Si terra al Cairo, come annunciato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi nell'incontro con i leader al summit di pace per Gaza tenutosi ieri a Sharm el-Sheikh.

Come riferito dalla presidenza egiziana, l'obiettivo è "costruire sullo slancio generato" da questo vertice. Al-Sisi ne ha parlato anche nel bilaterale con il presidente Donald Trump, auspicando il sostegno degli Stati Uniti a questa iniziativa.

A cura di Eleonora Panseri
08:11

Biden si congratula con Trump per accordo su Gaza: "Grato per questo giorno"

L'ex presidente democratico degli Stati Uniti Joe Biden si è congratulato con il suo successore Donald Trump per aver ottenuto il rilascio degli ostaggi vivi e un nuovo cessate il fuoco a Gaza.

"Sono profondamente grato e sollevato che questo giorno sia arrivato: per gli ultimi 20 ostaggi vivi che hanno sopportato un inferno inimmaginabile e sono finalmente stati riuniti alle loro famiglie e ai loro cari, e per i civili di Gaza che hanno subito perdite incommensurabili e avranno finalmente l'opportunità di ricostruire le loro vite", ha scritto Biden in un post su X.

L'ex presidente si è congratulato con il presidente Trump e il suo team "per il loro lavoro per ottenere il rinnovo dell'accordo di cessate il fuoco". "Ora, con il sostegno degli Stati Uniti e del mondo, il Medio Oriente si sta muovendo verso una pace che spero duri e un futuro per israeliani e palestinesi con pari condizioni di pace, dignità e sicurezza", ha concluso Biden.

A cura di Eleonora Panseri
08:10

La premier Meloni alla Nbc: "Assolutamente ottimista sul piano di pace di Trump"

"Sono assolutamente ottimista" sul piano di pace per Gaza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando all'emittente statunitense Nbc a Sharm el Sheikh, in Egitto.

"In ogni caso noi siamo pronti a fornire tutto l'aiuto necessario", ha precisato, "penso che la comunità internazionale debba aiutare Trump al massimo delle proprie possibilità". "L'Italia è qui per dire che noi siamo pronti sul piano della sicurezza, per la parte umanitaria e politica", ha aggiunto Meloni, "questa è una grande occasione".

A cura di Eleonora Panseri
08:03

Casa Bianca diffonde il testo della "Dichiarazione di Trump per pace"

"Noi sottoscritti accogliamo con favore il vero e storico impegno e la realizzazione, da parte di tutte le parti, dell'accordo di pace di Trump, che pone fine a oltre due anni di profonde sofferenze e perdite, aprendo un nuovo capitolo per la regione, definito dalla speranza, dalla sicurezza e da una visione condivisa di pace e prosperità".

Inizia così il testo della ‘Dichiarazione di Trump per una Pace e una Prosperità durature' diffuso dalla Casa Bianca e firmato, oltre che dal presidente americano, dai leader di Egitto, Turchia e Qatar nel vertice a Sharm el Sheik.

"Sosteniamo e appoggiamo con convinzione – prosegue il testo – i sinceri sforzi del presidente Trump per porre fine alla guerra a Gaza e portare una pace duratura in Medio Oriente. Insieme, attueremo questo accordo in modo da garantire pace, sicurezza, stabilità e opportunità per tutti i popoli della regione, inclusi sia i palestinesi che gli israeliani".

"Comprendiamo che una pace duratura – continua la dichiarazione – sarà quella in cui sia i palestinesi che gli israeliani potranno prosperare con i loro diritti umani fondamentali protetti, la loro sicurezza garantita e la loro dignità rispettata".

I quattro leader affermano che "un progresso significativo nasce attraverso la cooperazione e il dialogo continuo, e che rafforzare i legami tra nazioni e popoli serve agli interessi duraturi della pace e della stabilità regionali e globali".

E riconoscono che "il profondo significato storico e spirituale di questa regione per le comunità di fede le cui radici sono intrecciate con la terra della regione, tra cui cristianesimo, islam e giudaismo. Il rispetto per questi legami sacri e la protezione dei loro siti del patrimonio rimarranno fondamentali nel nostro impegno per la pacifica convivenza".

"Siamo uniti – si legge ancora – nella nostra determinazione a smantellare l'estremismo e la radicalizzazione in tutte le loro forme. Nessuna società può fiorire quando la violenza e il razzismo vengono normalizzati, o quando ideologie radicali minacciano il tessuto della vita civile. Ci impegniamo ad affrontare le condizioni che favoriscono l'estremismo e a promuovere l'istruzione, le opportunità e il rispetto reciproco come fondamenta per una pace duratura".

A cura di Eleonora Panseri
07:58

Le notizie di martedì 14 ottobre sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele e la pace a Gaza.

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Le notizie di oggi in diretta sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele e la pace a Gaza. A Sharm el-Sheikh firmato l'accordo, dopo la liberazione di 20 ostaggi israeliani ancora in vita e la scarcerazione di 1.968 detenuti palestinesi.

Di fronte a decine di leader internazionali, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha siglato l'intesa per la tregua: ora si passa alla ‘fase 2'. "È una giornata storica, la più importante per la pace nella regione degli ultimi 50 anni", ha detto il presidente Usa.

La Casa Bianca ha diffuso il testo della ‘Dichiarazione di Trump per una pace e una Prosperità durature'. Il testo è stato firmato, oltre che da Trump, anche dai leader di Egitto, Turchia e Qatar.

L'intesa adesso prevede come prossimo passaggio quello della ricostruzione della Striscia. Al Cairo, già a novembre, un nuovo summit definirà i prossimi passi.

A cura di Eleonora Panseri
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