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Gentiloni riferisce sulla crisi siriana: “Inaccettabili attacchi chimici, ma serve negoziato”

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Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha riferito alla Camera sulla crisi siriana, definendo inaccettabili gli attacchi con armi chimiche e parlando del "regime orribile" di Assad con il quale, però, è necessario negoziare. E proprio su un possibile negoziato Gentiloni lancia una sfida alla Russia, ribadendo inoltre che l'Italia non è un paese neutrale ma un alleato degli Stati Uniti.

15:37

Gentiloni alla Camera per riferire sulla crisi siriana

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Nella giornata di oggi il Presidente del Consiglio in carica per gli affari correnti, Paolo Gentiloni, riferirà alle Camere sugli sviluppi della crisi siriana. Comunicazione giudicate necessarie dopo l’escalation di sabato scorso, con l’intervento militare congiunto di USA, UK e Francia che ha portato a bombardamenti mirati su alcune postazioni militari dell’esercito regolare siriano. Stando alla versione “ufficiale”, nel mirino dei missili “atlantici” sarebbero finiti alcuni edifici che avrebbero ospitato centri di fabbricazione e stoccaggio di armi chimiche, a pochi chilometri di distanza dalla città di Homs. L’attacco è stato infatti una risposta all’utilizzo da parte dell’esercito fedele a Bashar al-Assad di armi chimiche nella Ghouta, una regione per anni controllata dai ribelli, ora tornata sotto il controllo delle truppe del governo di Damasco. Tra le altre cose, come ulteriore motivo di preoccupazione, bisogna ricordare come il bombardamento mirato sia stato seguito a poche ore di distanza da una azione unilaterale dell'esercito israeliano nei confronti di una base militare iraniana presente in territorio siriano.

Gentiloni dovrà chiarire la posizione italiana e, in particolare, il ruolo che il nostro Paese avrà nel caso di una ulteriore escalation del conflitto militare. L’Italia appare infatti centrale nello scacchiere geopolitico internazionale, non solo per la posizione geografica, ma anche per la presenza sul proprio territorio di basi NATO, che si rivelerebbero fondamentali nel caso di nuove azioni militari in Siria. Una eventualità che lo stesso Gentiloni aveva escluso qualche giorno fa: “Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti sono Paesi alleati, ma abbiamo insistito e chiarito che il supporto logistico che forniamo soprattutto agli Usa, in questo caso particolare, non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria”.

A cura di Redazione
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