354 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Libia, liberati Calonego e Cacace, i due ostaggi italiani rapiti a settembre

La Farnesina ha conferma che i due tecnici italiani della società Conicos sono stati liberati questa notte nel sud della Libia, insieme al cittadino canadese che era con loro al momento del sequestro. Non è chiaro se sia stato pagato un riscatto. La procura di Roma indaga per sequestro a scopo terroristico.
A cura di Biagio Chiariello
354 CONDIVISIONI
Immagine

Danilo Calonego e Bruno Cacace, i due tecnici italiani rapiti il 19 settembre in Libia, sono liberi. La notizia è stata riportata dapprima da alcuni media libici, poi confermata dalla Farnesina.  "Hanno fatto rientro in Italia nelle prime ore di questa mattina con un volo dedicato" fa sapere il ministero degli esteri. Con loro torna a casa anche il cittadino canadese sequestrato. I tre lavoravano per l'azienda piemontese Con.I.Cos. e al momento del rapimento erano in servizio all'aeroporto della cittadina libica. Sarebbero state le forze di sicurezza del Consiglio presidenziale a liberarli, attraverso "un'operazione di intelligence". I due hanno fatto sapere di non aver subito violenze.

La Procura di Roma ha già aperto un fascicolo di inchiesta per sequestro a scopo di terrorismo. L'atto istruttorio sarà condotto dal pm Sergio Colaiocco. Bisogna innanzitutto capire le dinamiche che hanno portato al rapimento e poi alla liberazione di Calonego e Cacace. Qualche settimana fa Middle East Eye, il sito online che si occupa delle notizie proveniente dal Medio Oriente, aveva parlato di un riscatto di 4 milioni di euro per il rilascio dei tre lavoratori. La zona dove erano stati presi – tra Ghat e Taharat, due oasi nel Fezzan – è nota per essere occupata da miliziani di al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqim), in particolare dagli uomini di Mokhtar Belmokhtar, capo della Brigata jihadista "Katīiba al-mulaththamīn".

"Finalmente è un buongiorno. So  che mio fratello è libero e sono felice. Non l'ho ancora sentito. Aspettiamo tutti il suo ritorno". Sono le parole di Daniela Calonego, sorella di Danilo non trattiene espressioni di felicità  e dice di essere stata avvertita dalla Farnesina della conclusione positiva della vicenda."Sono contenta, veramente  contenta. Non so quando tornerà a casa ma l'aspettiamo".

Chi sono Bruno Cacace e Danilo Calonego

Bruno Cacace, 56 anni, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), che vive in Libia da 15 anni, e Danilo Calonego, 66 anni, della provincia di Belluno, erano stati sequestrati la mattina del del 19 settembre scorso a Ghat, nel sud della Libia al confine con l'Algeria, da uomini armati e mascherati. Con loro era stato preso anche l'italo-canadese Frank Boccia. Tutti e tre lavorano per la Con.I.Cos. e al momento del rapimento erano impegnati all'aeroporto della cittadina libica.

354 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views