44 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le multinazionali del pollo negano anche la pipì ai dipendenti: “Mettete il pannolino”

Le accuse della Ong Oxfam contro gli allevatori USA “I capireparto per garantire i flussi di produzione negano ai lavoratori anche di andare al bagno. Molti sono costretti ad indossare i pannoloni. Gravi rischi di infezioni, soprattutto per le donne”.
A cura di B. C.
44 CONDIVISIONI
Immagine

Le accuse di Oxfam – Ong internazionale – stanno generando una nuova polemica che vede coinvolta l’industria del pollo negli Usa: secondo lo studio dell’associazione, che ha monitorato negli ultimi tre anni i principali impianti americani nel settore, i ritmi di lavoro sarebbero molto simili a quelli canzonati da Charlie Chaplin nel suo capolavoro ‘Tempi Moderni’ che non invece quelli che un’industria rispettosa dei diritti, della dignità e della salute dei lavoratori dovrebbe garantire ai propri dipendenti. “I supervisori non lasciano andare in bagno gli addetti perché devono tenere a velocità alta e costante le macchine – si legge -. E i dipendenti sono costretti così ad arrangiarsi: urinano e defecano direttamente mentre lavorano, indossano pannoloni, riducono al minimo l’assunzioni di liquidi fino a livelli pericolosi. C’è il rischio serio di infezioni alle vie urinarie e il problema è ancor più serio per le donne, specie quelle incinte o con mestruazioni”, dice il rapporto.

Le testimonianze raccolte da Oxfam riferiscono di un regime tirannico e dispotico nei reparti delle grandi imprese (quelle citate nel rapporto sono Tyson Foods, Pilgrim’s Pride, Perdue e Sanderson), coi dipendenti minacciati di licenziamento e punizioni anche se insistono per andare in bagno. “Siamo preoccupati per queste accuse che non rappresentano i codici di condotta della nostra associazione” ha detto la “Confindustria” americana del pollame. Da parte sua Tyson Foods ha detto che “non tollera il rifiuto ai suoi dipendenti di usare le toilette” mentre Pilgrim’s Pride si è riservata di prendere serie misure con i responsabili se le accuse della ong dovessero essere confermate provate.

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views