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La Siria di Assad concede una tregua dalla guerra per la Festa del Sacrificio

La decisione del governo siriano sarà ufficializzata solo domani ma, secondo l’inviato della Lega Araba e dell’Onu Brahimi, Assad avrebbe acconsentito al cessate il fuoco a partire da venerdì, primo giorno della ricorrenza dei musulmani.
A cura di Susanna Picone
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La decisione del governo siriano sarà ufficializzata solo domani ma, secondo l’inviato della Lega Araba e dell’Onu Brahimi, Assad avrebbe acconsentito al cessate il fuoco a partire da venerdì, primo giorno della ricorrenza dei musulmani.

“Pausa” dalla guerra, nella Siria devastata dalle bombe, per i giorni della Festa del Sacrificio: il dittatore Bashar al Assad avrebbe, infatti, acconsentito al cessate il fuoco durante la ricorrenza musulmana. A dirlo è Lakhdar Brahimi, inviato della Lega Araba e Onu, nel corso di una conferenza stampa al Cairo. Un accordo raggiunto, secondo quanto dice il diplomatico, in seguito alla sua visita a Damasco ma che non è stato ancora “ufficializzato” dal governo siriano che deciderà in maniera definitiva sulla tregua nelle prossime ore. È stato il ministero degli Affari esteri a dichiarare, infatti, che la decisione finale sarà presa giovedì: “La direzione dell’esercito sta studiando uno stop alle operazioni militari durante l’Adha e la decisione finale sarà presa domani, giovedì”, così si legge in un comunicato. Già c’è, però, la parola di Assad, secondo quanto ha riferito l’inviato dell’Onu. La festa del sacrificio inizia venerdì 26 ottobre e durerà quattro giorni, si tratta della ricorrenza durante la quale i musulmani ricordano il sacrificio sostitutivo effettuato con un montone da Abramo che aveva obbedito all’ordine di uccidere suo figlio Isacco.

La speranza di un “cessate il fuoco” reale in futuro – Una festa che spingerebbe gli stessi ribelli, antagonisti dell’esercito di Assad, ad acconsentire alla tregua. Secondo quanto affermato dal diplomatico “la maggioranza di loro ha – infatti – accettato in linea di principio la tregua”. Per questa ricorrenza del sacrificio Brahimi è apparso piuttosto ottimista dato che, secondo lui, se le parti in conflitto in Siria accetteranno la tregua, se questa sarà un “successo” si potrà provare a costruire un cessate il fuoco “reale, più forte e duraturo”. A un cessate il fuoco, lo ricordiamo, si arrivò in Siria anche qualche mese fa, ma di fatto non fu mai realmente rispettato. Intanto, però, la guerra continua con gli scontri a fuoco tra i ribelli e le forze governative e con bombardamenti aerei che hanno già devastato diverse località del Paese. Alcuni residenti di Duma, città a nord della capitale, hanno affermato che una ventina di persone sono state giustiziate sommariamente, i loro corpi sono stati ritrovati oggi.

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