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La Grecia minaccia Berlino: “Pagate i danni di guerra o vi confischiamo i beni”

Il ministro ellenico pronto a firmare una sentenza che permette i sequestro di beni tedeschi sul territorio greco.
A cura di Antonio Palma
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Mentre a Bruxelles prendono il via i colloqui tecnici fra la Grecia e i creditori internazionali nell'ambito della revisione del programma di aiuti europeo, il governo Tsipras riparte all'attacco contro la Germania chiedendo nuovamente il pagamento dei danni di guerra del secondo conflitto mondiale. La richiesta non è nuova, ma questa volta la pretesa di pagamento è condita con un'esplicita minaccia: se la Germania non paga confischeremo beni tedeschi sul territorio greco. L'avvertimento a Berlino è partito direttamente dal ministro della Giustizia ellenico che all'emittente greca Antenna Tv si è detto pronto a firmare una sentenza della Corte Suprema che consentirà al governo di sequestrare beni tedeschi come parziale risarcimento per i crimini commessi nel paese dai nazisti. "La legge stabilisce che spetta al ministro della Giustizia ordinare l'attuazione delle disposizioni della Corte suprema. Ritengo che tale permesso debba essere dato e io sono pronto a procedere" ha dichiarato infatti il Ministro Nikos Paraskevopoulos.

La sentenza dell'Alta Corte greca

Il riferimento è ad una sentenza del 2000 della massima Corte greca che sosteneva il diritto dei sopravvissuti della città di Distomo, dove nel 1944 le forze naziste uccisero oltre 218 persone, a chiedere un risarcimento alla Germania. L'Alta Corte ellenica aveva stabilito che a titolo di compensazione per i parenti delle vittime si può procedere anche al sequestro di immobili e beni appartenenti alla Germania, come la scuola di archeologia e il Goethe Institute. La decisione finale spetta al Ministro e Paraskevopoulos ha fatto intendere che la sua scelta sarebbe dipesa anche dall'evolversi delle trattative tra Grecia e Germania sulle compensazione per i danni di guerra. In contemporanea infatti il Parlamento ellenico ha deciso di creare una commissione incaricata di chiedere il pagamento dei danni di guerra alla Germania.

Le Germania: "Capitolo chiuso"

"La Germania usa tutti i trucchi legali possibili per non onorare i suoi debiti legati al secondo conflitto mondiale, è una questione delicata, lo sappiamo, ma è nostro dovere affrontarla per il rispetto di tutti i greci e di tutti gli europei che hanno dato la vita per combattere il nazismo" ha detto in parlamento Tsipras. Una Commissione greca ha fissato le richieste in 162 miliardi di euro, quanto basterebbe per cancellare metà del debito. Berlino dal suo canto però rigetta ogni richiesta i questo senso replicando che la questione era stata regolata e chiusa con il pagamento di 115 milioni di marchi nel 1960 nell'ambito di un accordo con diversi Paesi europei. "Per noi la questione è politicamente e giuridicamente chiusa" ha ribadito il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, aggiungendo: "Dovremmo concentraci sulle questioni attuali e su ciò che speriamo sia un buon futuro per i nostri due paesi".

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