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L’ultima settimana in Siria è stata la più sanguinosa dall’inizio della guerra

Si continua a morire ogni giorno in Siria e per l’Unicef è in atto una delle emergenze umanitarie più gravi degli ultimi decenni. I ribelli lanciano un ultimatum alle compagnie aeree: fra 72 ore attaccheranno gli scali civili.
A cura di Susanna Picone
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Si continua a morire ogni giorno in Siria e per l’Unicef è in atto una delle emergenze umanitarie più gravi degli ultimi decenni. I ribelli lanciano un ultimatum alle compagnie aeree: fra 72 ore attaccheranno gli scali civili.

Morte e distruzione, civili in fuga e quartieri ridotti in macerie, la situazione in Siria continua, giorno dopo giorno, ad apparire sempre più drammatica. Le agenzie con il bilancio delle vittime di questa guerra civile si rincorrono, l’ultima conta circa quindici persone rimaste uccise nell’esplosione di un’autobomba alla periferia di Damasco, vicino a un campo di rifugiati palestinesi. Da quanto riporta l’agenzia Sana, l’attentato sarebbe stato causato da un gruppo terrorista armato. Proseguono, inoltre, i bombardamenti aerei da parte delle forze del regime di Assad, anche questi stanno seminando decine e decine di morti ogni giorno. Secondo l’Onu quella che si è appena conclusa è stata, con 1600 morti, la settimana più sanguinosa dall’inizio della rivolta in Siria, datata ormai oltre un anno e mezzo fa. È drammatica, inoltre, anche la situazione degli sfollati: se ne contano oltre un milione e 200mila, dei 150000 di Damasco la metà sono dei minorenni. L’Unicef parla di una delle emergenze umanitarie più gravi degli ultimi decenni a livello mondiale.

L’ultimatum dei ribelli: tra 72 ore l’attacco agli aeroporti civili – Il diario della guerra di oggi parla anche di un attacco da parte dei ribelli a un edificio nella base della Difesa aerea siriana ad Abu Kamal, non lontano dal confine con l’Iraq: secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani 16 militari sono stati catturati. I cadaveri di altre 18 persone, molti con le mani legate e torturati, sono stati inoltre trovati vicino Damasco. E in questo terribile scenario è arrivato un ultimatum da parte dei ribelli diretto alle poche compagnie aeree che ancora atterrano in Siria: secondo quanto riferito dai media russi tra 72 ore i ribelli assaliranno gli aeroporti civili di Damasco e Aleppo sui quali il regime, secondo loro, avrebbe dirottato gli aerei da combattimento dopo gli attacchi agli scali militari in tutto il Paese. L’ultimatum inizia oggi e scade martedì 4 settembre, poi ci sarà anche l’assalto agli aeroporti civili.

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