L’Eurogruppo avverte l’Italia: “Entro marzo servono misure aggiuntive”

I Paesi europei che non stanno rispettano i patti sui vincoli di bilancio come l'Italia e la Francia devono considerare ulteriori misure economiche correttive a breve termine. È l'allarme lanciato oggi dall'eurogruppo al termine della riunione dedicata all’esame delle bozze di bilancio per il 2015 dei Paesi membri. "I Paesi a rischio di non rispetto del Patto devono prendere misure addizionali tempestivamente per affrontare il gap evidenziato dalla Commissione europea e rispettare l'appropriata convergenza verso l'obiettivo di medio termine e il rispetto della regola del debito" si legge infatti in un comunicato ufficiale dell'Eurogruppo, che aggiunge: "Riconosciamo che circostanze economiche eccezionali e inflazione molto bassa hanno complicato il target di riduzione del debito e il rispetto della regola, ma l'alto debito resta motivo di preoccupazione e servono misure efficaci per migliorare lo sforzo strutturale".
"È una questione di credibilità"
"È una questione di credibilità, abbiamo detto che a marzo servono misure nuove, speriamo che le discussioni siano costruttive, che le misure siano prese e le regole rispettate" ha ribadito poi il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem sull'Italia, precisando che "la Commissione farà di tutto per rispettare la credibilità del Patto". Per quanto riguarda il nostro Paese, l'Eurogruppo prende atto che "in base alle ultime valutazioni della Commissione, lo sforzo strutturale italiano nel 2015 sarà di 0,1%, mentre nel braccio preventivo del Patto è richiesto lo 0,5%", quindi concorda con "la valutazione della Commissione che la bozza di bilancio dell'Italia per il 2015 rischia di non rispettare le indicazioni del Patto di Stabilità e Crescita".
Apprezzati gli impegni dell'Italia
"Su questa base servono misure efficaci per migliorare lo sforzo" spiegano dall'eurogruppo ricordando però che vengono accolti "con favore gli impegni dell'Italia di attuare le misure necessarie per assicurare che il bilancio 2015 rispetterà le regole del braccio preventivo di Patto di Stabilità e Crescita" e "l'impegno a utilizzare i redditi inattesi o i risparmi delle spese impreviste per il 2015 e di aumentare lo sforzo per le privatizzazioni per correggere le debolezze strutturali dell'economia e incoraggiare l'attuazione dell'ambiziosa e ampia agenda di riforme".
La replica del Governo
La replica del Governo italiano non si è fatta attendere con il Ministero dell'economia che minimizza le richieste dell'Eurogruppo. "Dalla dichiarazione dell’Eurogruppo non emerge alcuna richiesta di manovra aggiuntiva" ha precisato infatti Roberto Basso, portavoce del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, aggiungendo: "Sull’attuazione delle riforme il governo procederà speditamente e con grande determinazione come ha sempre dichiarato".