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Per un piccolo animale domestico come il coniglio, avere una gabbietta o comunque un rifugio chiuso è indispensabile, se non altro per la sua sicurezza quando non possiamo tenerlo d'occhio. Questo, però, non significa che il coniglio debba trascorrere lì tutta la sua vita. Anzi, lasciarlo libero in casa è fondamentale per il suo benessere fisico e mentale.
Naturalmente, perché questa "libertà" sia davvero sicura e non rischiosa, occorre mettere in atto alcuni accorgimenti che tutelino la sua sicurezza. Un coniglio lasciato da solo in un ambiente pieno di fili elettrici, piante tossiche, balconi non protetti, può infatti trovarsi in situazioni molto pericolose in pochi secondi.
Quando lasciare il coniglio libero in casa
Non esiste un orario "giusto" o un tempo massimo entro il quale un coniglio dovrebbe restare fuori dalla sua gabbia. Idealmente, potrebbe vivere tranquillamente sempre libero, ma per la maggior parte delle case questo non è realistico né sicuro. L'ambiente domestico è pieno di insidie per un piccolo mammifero che ama rosicchiare (anche se non è un roditore). Cavi elettrici, piante ornamentali, sostanze tossiche nell'arredo, ma anche rumori forti e improvvisi, balconi aperti, scale ripide, senza contare l'eventuale presenza di altri animali o molte persone.
Per questi e tanti altri motivi, è preferibile lasciarlo libero per qualche ora al giorno, sempre però sotto attenta supervisione. I momenti migliori sono quelli in cui la casa è più tranquilla, senza troppi ospiti o confusione, così che il nostro coniglio possa esplorare, muoversi e interagire senza stress o pericoli. Attenzione anche a giardini o ampie terrazze, persino quelle "chiuse" da parenti invalicabili. All'aperto (anche in piena città), ci sono volpi, gatti e soprattuto uccelli rapaci che potrebbero arrivare dall'alto all'improvviso e predare il nostro coniglio.
I conigli "soffrono" in gabbia?

Nessun animale ama vivere in uno spazio chiuso e limitato, questo è abbastanza comprensibile. La gabbia non deve però essere intesa come un luogo di "reclusione", ma come un rifugio sicuro. Non è la presenza della gabbia in sé a determinare l'eventuale sofferenza, ma piuttosto l'assenza di stimoli, cibo adeguato, cure, libertà e interazioni.
Un coniglio che passa gran parte della giornata in un ambiente arricchito e stimolante (con giochi, tunnel, nascondigli, la possibilità di interagire con le persone e di uscire quotidianamente) non soffrirà quando è tenuto in gabbia. Il segreto è riuscire a trovare l'equilibrio tra protezione, sicurezza e libertà.
Quando è meglio lasciare il coniglio nella sua gabbietta
Ci sono infatti momenti in cui tenere il coniglio "in gabbia" è purtroppo indispensabile, poiché rappresenta spesso l'unico modo (almeno nella maggior parte delle case) per garantire sia la sua sicurezza che la nostra tranquillità. Per esempio, quando in casa sono presenti gatti o cani che non hanno imparato a convivere con lui, oppure quando ci sono molte persone, cene con tanti ospiti, lavori in casa o movimenti continui di oggetti e mobili.
È sempre preferibile tenerlo in gabbia anche di notte o quando usciamo per qualche ora e rimane da solo. In queste situazioni, inevitabilmente, non possiamo garantire una supervisione costante e i pericoli presenti in casa, anche quelli a cui magari non abbiamo pensato, diventano per ovvi motivi più concreti. La gabbietta, in questo senso, non è quindi una prigione o una costrizione, ma una protezione indispensabile.