
Le pupille dei gatti cambiano forma in modo molto evidente e decisamente più rapido rispetto alle nostre o a quelle di molti altri animali. Nel giro di pochi secondi possono apparire "normali", diventare strette e verticali oppure larghe e tonde, quasi a occupare l'intero occhio. La prima ragione di queste trasformazioni è molto semplice: la pupilla controlla la quantità di luce che entra nell'occhio.
E nel gatto domestico questo meccanismo si è evoluto in modo particolarmente sofisticato, perché si tratta di un predatore crepuscolare, attivo soprattutto all'alba e al tramonto, quando la luminosità varia rapidamente. Nei leoni e negli altri grandi felidi, predatori più attivi anche di giorno, sono per esempio sempre tonde.
Ma oltre a regolare la luce, però, la forma della pupilla del gatto racconta molto anche del suo stato emotivo. Nel linguaggio felino, lo sguardo è infatti una parte fondamentale della comunicazione: eccitazione, paura, attenzione, stress e perfino rilassamento possono riflettersi nella dimensione delle pupille. Per questo imparare a interpretarle aiuta a capire meglio cosa sta vivendo un gatto in un determinato momento.
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Pupille "normali": quando il gatto è rilassato e vigile

Quando la pupilla del gatto appare di forma ovale o leggermente allungata, senza essere né troppo stretta né troppo dilatata, significa che il gatto si trova in una condizione di equilibrio. La luce dell'ambiente è adeguata e il micio è vigile, ma più tranquillo. Se poi socchiude gli occhi, allora è proprio rilassato.
In questa situazione il gatto esplora, osserva, si muove senza tensione o si riposa. È il tipo di sguardo che si vede durante le normali attività quotidiana, quando nulla lo sta preoccupando o eccitando troppo. In altre parole, è lo "stato di base" delle sue pupille e indica un buon livello di comfort.
Pupille strette e verticali: attenzione, controllo e talvolta stress

Le pupille che diventano strette e sottili, ridotte a due fessure verticali, sono soprattutto una risposta alla forte luminosità. Chiudersi in questo modo permette all'occhio del felino di non essere "accecato" dalla luce intensa. Ma non è solo una questione di luminosità: nel linguaggio felino, la pupilla stretta può indicare alta concentrazione, nervosismo o tensione.
Un gatto che fissa qualcosa con le pupille ridotte potrebbe trovarsi in una condizione di allerta: sta valutando un movimento, un oggetto o una potenziale preda. In alcune situazioni, soprattutto se sono presenti altri gatti o animali, le pupille strette possono indicare anche irritazione o fastidio. È un modo per controllare e "ottimizzare" la vista, come se volesse "mettere a fuoco" ciò che ha davanti e capire se e come reagire.
Pupille dilatate: eccitazione, paura o sorpresa

Quando la pupilla diventa molto grande e rotonda, quasi nera, l'occhio del gatto sta cercando di catturare quanta più luce è possibile. Questa condizione è normale in ambienti molto bui o al crepuscolo, ma è altrettanto comune in situazioni legate a emozioni come paura, stress, eccitazione o sorpresa.
Un gatto impaurito tende infatti ad avere pupille enormi, che gli permettono di vedere meglio possibili pericoli e vie di fuga. Allo stesso modo, un gatto eccitato dal gioco, da una preda o da un movimento improvviso può dilatare gli occhi per migliorare la percezione visiva. È lo stesso meccanismo che, in natura, gli consente di reagire con rapidità a minacce e piccole prede.
Da un punto di vista comunicativo, la pupilla dilatata indica quindi un'emozione forte, non necessariamente negativa. Va sempre interpretata insieme agli altri segnali del corpo: se il gatto è rigido, con il pelo sollevato o le orecchie indietro, la dilatazione segnala paura o difesa; se invece è in postura rilassata o muove velocemente la coda e sta giocando, si tratta di eccitazione positiva.