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19 Agosto 2025
15:55

Ogni quanto dovresti bagnare il gatto per rinfrescarlo: in quali zone farlo e perché è importante

Il caldo estivo può essere rischioso per i gatti, dato che il loro sistema di termoregolazione non è efficace come il nostro. Per aiutarli basta bagnare zone precise come orecchie, collo e addome. Vediamo come farlo nel migliore dei modi senza stressare il micio.

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I gatti possono essere a rischio durante l'estate a causa del caldo eccessivo. Questi animali infatti pur sudando in una certa misura, sono dotati di ghiandole diverse dalle nostre e molto meno efficaci nella termoregolazione. Quando il caldo diventa troppo intenso, il rischio di colpo di calore è dietro l'angolo, soprattutto per gli individui appartenenti a razze che soffrono particolarmente le alte temperature.

Per aiutare il micio si possono usare alcuni accorgimenti, tra cui bagnarlo in punti strategici con acqua fresca, mai gelata. Vediamo come fare per alleviare lo stress dovuto al caldo.

Dove bagnare il gatto quando fa troppo caldo

Immergere l'intero gatto nell'acqua non è necessario, anzi, è la cosa più sbagliata da fare. Se si vuole aiutarlo a fare fronte all'innalzamento delle temperature è molto meglio bagnarlo in alcuni punti strategici, meglio ancora se con l'ausilio di una fontanella, uno strumento che i mici adorano, in alternativa si può usare un panno bagnato in acqua corrente e poi strizzato. Vediamo quali sono i punti migliori per rinfrescare il micio con questo sistema:

  • Testa: in particolare la fronte e le orecchie sono tra le parti più sensibili: è qui che i vasi sanguigni scorrono vicino alla superficie e l'effetto rinfrescante diventa più rapido;
  • Collo: qui la circolazione è abbondante, e qualche passata con un panno umido porta sollievo immediato;
  • Pancia e inguine: qui il pelo è più sottile e un po' di umidità può aiutare con il trasferimento ottimale del calore.

Ogni quanto rinfrescare il gatto in estate

La frequenza ideale per rinfrescare il gatto d'estate dipende dall'individuo. Non c'è una regola ma bisogna valutare diversi fattori cose come il clima, l'umidità e le preferenza dell'animale stesso. Se non ama essere manipolato meglio lasciare stare o diradare questi interventi allo stretto indispensabile.

Nei giorni particolarmente caldi, rinfrescare una o due volte il gatto in punti sensibili può fare la differenza. È necessario monitorare come si comporta il gatto: se cerca sempre luoghi freschi, respira con la bocca aperta o sembra apatico, allora vuol dire che sta soffrendo il caldo e ha bisogno di aiuto urgente. Se sembra sereno e l'unico cambiamento è che beve di più o che cerca più spesso refrigerio sul pavimento, meglio lasciare a lui il compito di rinfrescarsi autonomamente.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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