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Tra tutti gli incontri animali che possiamo fare tra le mura domestiche, quello con una scolopendra è sicuramente uno di quelli meno graditi e che genera quasi sempre urla di terrore e fughe e fughe in massa. Con il suo corpo lungo e segmentato e le tantissime zampe che si muovono rapide e coordinate, la scolopendra sembra infatti uscita da un film di fantascienza, eppure è un animale reale, estremamente affascinante e spesso anche incompreso.
Le scolopendre non sono insetti e non vanno confuse con le scutigere, molto più comuni in casa. Come quest'ultime, appartengono però al gruppo dei miriapodi, artropodi "con tanti piedi" più comunemente conosciuti come centopiedi e millepiedi. Più in particolare, fanno parte della classe dei chilopodi, centopiedi predatori che si nutrono principalmente di insetti, ragni e altri piccoli invertebrati. Esistono numerose specie diverse, ma in Italia la più comune è sicuramente Scolopendra cingulata.
Conosciuta anche come "centopiedi fasciato", questa scolopendra è riconoscibile per il corpo segmentato nero-giallastro, le zampe e le altre appendici più rossastre e per le sue dimensioni: può arrivare anche a 10-15 cm di lunghezza. Prediligono ambienti caldi e umidi, come tronchi marci, grotte e sottoboschi e sono perlopiù notturni. Non è raro però trovarle anche in casa, soprattutto se si vive in campagna e specialmente in cantine, garage, legnaie e ripostigli. Non sono aggressive, anzi, però possono mordere. Quindi e meglio conoscerle e sapere cosa fare.
La scolopendra è pericolosa per l'uomo?

Una delle domande più frequenti quando si parla di scolopendre riguarda inevitabilmente la loro presunta pericolosità. I racconti popolari e alcuni post sensazionalistici e acchiappalike sui social alimentano l'idea che si tratti di un animale estremamente velenoso e aggressivo, ma verità, come spesso accade, è decisamente più sfumata. La risposta, in estrema sintesi, è no, non è un animale mortale né particolarmente aggressivo nei confronti degli esseri umani, ma è vero che può mordere se si sente minacciata o se viene manipolata.
Le scolopendre sono predatori e sono dotate di zanne velenifere, che utilizzano per immobilizzare le prede, solitamente insetti e piccoli invertebrati. Sugli esseri umani, il morso e il veleno hanno effetti limitati: dolore localizzato, arrossamento, gonfiore e una sensazione simile a quella provocata da una puntura di ape o di vespa. Nella stragrande maggioranza dei casi, il fastidio scompare nel giro di poco tempo e, oltre al dolore e al comprensibile spavento, non lascia conseguenze.
Tuttavia, chi è allergico o ha una particolare sensibilità al veleno potrebbe sviluppare in rari casi reazioni più importanti, per questo un morso di una scolopendra non va sottovalutato, ma monitorato con attenzione. Si tratta di reazioni comunque molto rare, ma è sempre meglio evitare il contatto diretto con questi animali. Mai prenderli a mani nude, anche se sembrano immobili e inoffensivi. In ogni caso, non sono animali aggressivi e mordono solo se non hanno altra scelta.
Cosa attira le scolopendre in casa: ecco da dove entrano

Le scolopendre sono animali notturni e schivi, che preferiscono ambienti bui e molto umidi, come la lettiera, il sottobosco e gli habitat rocciosi. Le nostre case, soprattutto se viviamo in campagna e immersi nel verde, possono talvolta diventare un rifugio ideale, in particolare in inverno. Cantine, garage, scantinati o altri locali umidi e frequentati, possono attirarle, anche se spesso siamo noi a portarle in casa insieme alla legna, al terriccio o ad altri materiali raccolti in giardino.
Possono comunque entrare anche da crepe nei muri, dagli spazi sotto le porte o dalle finestre, specialmente se sono direttamente affacciate su un giardino o su un orto. In ogni caso, a differenza della scutigera, comune anche in città e in grado di sopravvivere tranquillamente tra le mura domestiche, le scolopendre in casa sono quasi sempre ospiti occasionali o arrivati per sbaglio. Non capita tutti i giorni di averne una in casa e se dovesse accadere, basta riaccompagnarla fuori.
Come allontanare le scolopendre dalle nostre case

Se ci capita di trovarne una in casa, non c'è motivo di farsi prendere dal panico. La cosa più importante è evitare il contatto diretto con le mani: anche se non sono animali pericolosi, la prudenza non è mai troppa. Si possono indossare guanti da giardinaggio o da lavoro per proteggersi da un eventuale morso, e utilizzare un contenitore rigido insieme a un cartoncino o una semplice paletta per catturare delicatamente l'animale.
Una volta raccolta, basta portarla all'esterno e liberata in uno spazio verde, lontano dall'abitazione. Prima di farlo, magari scattategli una foto e condividetela in gruppi Facebook specializzati o su app e piattaforme come iNaturalist. In Italia vivono anche specie molto particolari e poco comuni, come Plutonium zwierleini, difficilissime da avvistare anche per chi studia questi animali. Nella vostra cantina o nel vostro giardino, potrebbero nascondersi anche delle vere e proprie rarità.