
Una tartaruga Caretta caretta ferita da un amo da pesca è arrivata al Centro di recupero per tartarughe marine di Portici, in provincia di Napoli, un vero e proprio pronto soccorso per tartarughe gestito dalla Stazione Zoologica di Napoli.
Il recupero è avvenuto il 12 settembre e in quel momento nel centro si trovava anche una classe di studenti liceali che hanno assistito alla scena. Il volontario che era con loro, Nicola Campomorto, dopo aver prestato i primi soccorsi all'animale è passato a sensibilizzare i giovani: "Ho colto l'occasione per parlare dello sfruttamento del mare e delle catture accidentali, i ragazzi sono rimasti molto colpiti. Speriamo che l'esperienza possa renderli più attenti a come trattano l'ambiente".
Il salvataggio della tartaruga marina: aveva una lenza di 15 centimetri in gola
Venerdì 12 settembre al centro di recupero delle tartarughe marine di Portici è arrivata una giovane Caretta cretta con una lenza che le pendeva dalla bocca. Nel tentativo di spezzare la lenza e liberarsi si era provocata un taglio profondo.Una radiografia ha permesso di vedere che l'amo era ancorato nel primo tratto esofageo e così i veterinari hanno provato ad estrarlo. Fortunatamente l'intervento è andato a buon fine e adesso l'animale è convalescente.
Ad assistere a queste fasi concitate, a cominciare dall'arrivo in pronto soccorso fino al momento dell'intervento, c'erano degli studenti di quarta liceo accompagnati dal volontario Nicola Campomorto: "Non è la prima tartaruga con un amo in corpo che vedo e purtroppo non sarà l'ultima, finché si continuerà ad usarli per pescare. È una pena incredibile vederle così eppure abbiamo la soluzione, ma applicarla ci costa troppo, più di una frittura di pesce".
Era però la prima volta che i giovani assistevano a una scena simile: "Centinaia di squali, cetacei e tartarughe muoiono ogni anno nelle nostre acque a causa delle catture accidentali durante la pesca, il cosiddetto bycatch. I ragazzi non conoscevano questa realtà e sono rimasti molto colpiti quando l'hanno scoperta, e vista di persona. Mi auguro che attraverso questa esperienza almeno qualcuno di loro possa avviare una riflessione sul rispetto dell'ambiente e degli animali".
Come funziona un pronto soccorso per tartarughe marine
Il centro di recupero gestito dalla Stazione Zoologica di Napoli si occupa di accogliere le tartarughe in difficoltà e di prendersene cura durante la convalescenza. Solamente nel mar Mediterraneo si stima che siano tra le 124.000 e le 150.000 le tartarughe marine come la Caretta caretta che finiscono vittime di reti, ami e altri attrezzi da pesca. Di queste, fino a quasi 40.000 muoiono ogni anno.
Quelle ferite nel Napoletano però possono contare su una struttura creata apposta per loro: il Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli coordinato dal veterinario Andrea Affuso. Il centro sorge all'interno di un ex macello di epoca borbonica, ma nel 2019 è stato riqualificato definitivamente. Da allora è diventato non solo un punto di riferimento per tutto il Mediterraneo ma anche un vero e proprio ospedale che riesce a salvare la vita a decine di tartarughe marine ogni anno.