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Torturate in cambio di denaro, la storia delle scimmie di Angkor Wat e le violenze degli youtuber

Secondo le nuove norme, se le piattaforme di social media non rimuovono i contenuti illegali, dovranno affrontare multe da 20.000 euro o pagare fino al 10% delle loro entrate annuali globali.
A cura di Elisabetta Rosso
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Fuori dal tempio Bayon di Angkor, centinaia di persone inquadrano con i loro smartphone le scimmie che si arrampicano sulle rovine. Le stesse scimmie compaiono poi su gruppi chiusi di Telegram. Nei filmati vengono torturate, c'è chi le tiene per il collo immergendole ripetutamente in vasche piene d'acqua, e chi solletica i genitali per indurre erezioni. C'è un mondo sotterraneo sul web che paga per vedere i macachi soffrire e migliaia di utenti commentano e condividono video sadici dove gli umani straziano le scimmie.

Secondo le autorità del Paese, sempre più scimmie che vivono nel sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO di Angkor, nella Cambogia nordoccidentale, stanno subendo abusi. "Gli youtuber stanno creando contenuti per guadagnare denaro attraverso le visualizzazioni su YouTube, quindi questo è un grosso problema per noi", ha spiegato a Cbs, Long Kosal, portavoce dell'APSARA, l'ufficio cambogiano che supervisiona il sito archeologico di Angkor. ASPARA ha aperto ora un'indagine con il Ministero dell'Agricoltura per raccogliere prove e portare in tribunale gli abusi. "Se riusciamo a costruire un caso, verranno arrestati di sicuro", ha detto. "Chiunque maltratti gli animali sarà severamente punito dalla legge in Cambogia."

Le indagini della Bbc

Non è la prima volta. Nel 2023 infatti era stata aperta un'indagine dalla Bbc, che ha rilevato una rete globale che spaccia video di torture sugli animali. Su Telegram centinaia di persone negli Stati Uniti e nel Regno Unito hanno raccolto fondi per poter guardare video di cuccioli di scimmia torturati e uccisi in Indonesia. Negli Usa è stato accusato un ex membro dell'aeronautica militare, altre 20 persone invece sono sotto indagine. Due uomini in Indonesia, invece, sono stati incarcerati e nel Regno Unito tre donne sono state arrestate e rilasciate sotto inchiesta.

Perché fare i video alle scimmie è pericoloso

Sul web compaiono anche altri tipi di contenuti, video di persone che giocano con le scimmie e le riprendono mentre si arrampicano sugli alberi o prendono il loro cibo. Per quanto possano sembrare innocui, in realtà, secondo gli attivisti per i diritti degli animali, potrebbero rappresentare un problema. "Molti danno da mangiare, non va bene, li stanno rendendo dipendenti dall’elemosina, e la stretta interazione con gli esseri umani li rende sempre più aggressivi nei confronti dei turisti", ha spiegato Kosal. "La scimmia dovrebbe vivere allo stato brado, ma oggigiorno viene trattata come un animale domestico".

Non solo. "I turisti portano il loro cibo e lo strappano via", ha detto Long Kosal, mostrando sul suo telefono diverse foto delle recenti ferite causate dai macachi. "Se i turisti resistono, mordono e questo è molto pericoloso". Non solo, il cibo attira anche le scimmie dalla giungla circostante. 

La posizione delle piattaforme

In una dichiarazione ufficiale YouTube ha spiegato che gli abusi sugli animali "non hanno posto sulla piattaforma, abbiamo rimosso centinaia di migliaia di video". Telegram invece ha comunicato che i suoi moderatori non possono controllare in modo proattivo i gruppi privati. Secondo le nuove norme, se le piattaforme di social media non rimuovono i contenuti illegali, dovranno affrontare multe da 20.000 euro o pagare fino al 10% delle loro entrate annuali globali. 

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