Stati Uniti e Cina hanno finalmente raggiunto un accordo sul futuro di TikTok: cosa sappiamo

C'è l'accordo tra Stati Uniti e Cina sulla vendita di TikTok. Lo ha dichiarato oggi, domenica 26 ottobre, il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent annunciando un accordo tra i due Paesi su terre rare e soia. La notizia arriva dopo ormai anni di tensioni sul futuro dell'app cinese negli Stati Uniti, un tira e molla iniziato con la legge bipartisan, approvata dal Congresso e firmata dall'ex presidente Joe Biden, che aveva vietato TikTok negli Stati Uniti a meno che la società proprietaria, Bytedance, no avrebbe ceduto la sua partecipazione nella società.
In realtà, già qualche settimana fa, durante i negoziati commerciali in corso a Madrid di metà settembre, Bessent stesso aveva annunciato che si era arrivati a un "accordo quadro" riguardo al futuro di TikTok: "un'intesa tra due parti private, ma i termini commerciali sono stati concordati", aveva specifico il segretario al Tesoro.
Cosa sappiamo
"Abbiamo raggiunto un accordo finale su TikTok. Ne abbiamo raggiunto uno a Madrid, e credo che a partire da oggi, tutti i dettagli siano sistemati", ha detto Bessent a CBS News aggiungendo che l'accordo verrà presto formalizzato da un incontro tra i due leader, Xi Jinping e Donald Trump, che si incontreranno in Corea del Sud il prossimo giovedì.
Bessent ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli sull'accordo finalizzato: "Il mio mandato – ha chiarito – era quello di far approvare i cinesi la transazione, e credo che ci siamo riusciti con successo negli ultimi due giorni", specificando che il suo compito nei negoziati non riguardava gli aspetti commerciali dell'accordo.
Come si è giunti all'accordo
A ogni modo, l'accordo presentato nell'ordine esecutivo firmato da Trump il mese scorso, prevede che a ByteDance spetterà meno del 20% delle azioni di TikTok negli Stati Uniti, mentre una nuova joint-venture di investitori statunitensi supervisionerà l'attività del social nel Paese, così da evitare eventuali ingerenze da parte del governo cinese attraverso il suo social.
Quell'accordo siglato a Madrid lo scorso 15 settembre, arrivato solo due giorni prima la scadenza (posticipata) del 17 settembre, entro la quale ByteDance avrebbe dovuto decidere se accettare il ban del social negli Stati Uniti o cederne la proprietà, è stato infatti il risultato di un lungo e complesso lavoro diplomatico, durante il quale non sono mancati i momenti di tensione.
I timori sulla sicurezza degli Stati Uniti
Negli ultimi mesi l'eventualità che TikTok venisse vietato è stata più volte vicina dal diventare realtà, con tanto di ban temporanei e difficili tensioni tra le due potenze. Tutto nasce infatti dalla legge di sicurezza nazionale che porta la firma di Joe Biden e che lasciava a ByteDance nove mesi per cedere l'app. In caso contrario il social sarebbe stato vietato negli Stati Uniti. Il Congresso teme infatti da tempo che TikTok venga utilizzato dal governo cinese per spiare i cittadini statunitensi e manipolarli "per minare la fiducia nella nostra democrazia ed esacerbare le divisioni sociali", aveva spiegato il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.