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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Scrivere Francesca Albanese su PayPal non blocca solo un bonifico: le verifiche sul profilo

Francesca Albanese, classe 1977, è la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Dal luglio 2025 l’Office of Foreign Assets Control degli Stati Uniti l’ha inserita nella lista Specially Designated Nationals. Albanese non riesce più ad aprire un conto bancario, nemmeno in Italia.
A cura di Valerio Berra
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Il primo test risale al 10 ottobre. Da qualche giorno sui social circolavano screenshot di bonifici su PayPal con la causale “Francesca Albanese”. Nessuna forma di protesta, quasi più di curiosità. Stefano Rapone, uno dei conduttori del podcast Tintoria, in quei giorni aveva raccontato un episodio in effetti interessante. Un suo amico, Valerio Lundini, aveva fatto una transazione su PayPal mettendo nella causale “Francesca Albanese”. Erano stati a una serata in cui la relatrice speciale dell'Onu per la Palestina era invitata come ospite. Il sistema aveva bloccato il pagamento.

Una conseguenza delle sanzioni contro Francesca Albanese? Abbiamo fatto una prova da diversi profili, ripetendo l’esperimento con cifre minuscole. Lo specifichiamo: Francesca Albanese era il nome contenuto solo nella causale, il denaro non era per lei. In effetti tutte le transazioni sono state bloccate. Alcune sono passate dopo qualche ora ma nessuna  è passata al primo tentativo. La storia però è andata avanti.

Le verifiche richieste dai PayPal

Nei giorni successivi al test, PayPal ha ricontattato chi aveva provato a fare il bonifico con causale Francesca Albanese. Leggiamo: “La nostra assistenza ha sottoposto a revisione il tuo conto e ha individuato delle attività in merito alle quali desideriamo porti alcune domande”. Le domande riguardano ovviamente le transazioni con causale “Francesca Albanese”.

Infatti poi troviamo ci viene chiesta “Una spiegazione del riferimento a Francesca Albanese” e poi ancora quali sono state “le finalità del pagamento”. Non solo. Secondo in alcuni casi ci è stata chiesta anche la data di nascita di Francesca Albanese. Probabilmente per verificare casi di omonimia.

Le sanzioni a Francesca Albanese

Tutti gli account sono stati ripristinati: è bastato spiegare che si è trattato di un test. Non sappiamo con certezza quale sia l’origine di questi controlli. Nello specifico Francesca Albanese nel luglio del 2025 è stata colpita da una serie di sanzioni negli Stati Uniti.

Nello specifico, come spiegato in un’intervista a L’Altraeconomia da Alessandro Messina, ex direttore di Banca Etica, Albanese è stata inserita dall’Office of Foreign Assets Control nella lista Specially Designated Nationals. Una scelta arrivata dopo una serie di rapporti firmati da Albanese sulle aziende statunitensi che collaborano con Israele.

In pratica, spiega Messina: “Negli Stati Uniti chi ci finisce non può aprire conti o rapporti finanziari: banche e intermediari sono obbligati a rifiutare e a bloccare eventuali fondi già presenti”. L’inserimento in queste liste si estende, anche se non formalmente, alle banche che non lavorano negli Stati Uniti: “Anche istituzioni non statunitensi, con rapporti in dollari o con banche Usa, “normalmente” applicano gli stessi divieti per evitare sanzioni secondarie o danni reputazionali”.

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