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Quanto costeranno Facebook e Instagram senza pubblicità in Europa

In realtà esiste già un abbonamento su Meta per ottenere la spunta blu e il monitoraggio proattivo. In questo caso però il rischio è di mettere in vendita i diritti fondamentali degli utenti.
A cura di Elisabetta Rosso
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Alla fine tutta la storia degli account a pagamento senza pubblicità si riduce a una compravendita di dati. Meta sta lanciando una versione di Instagram e Facebook a pagamento senza nessuna annuncio. Il modello segue una strategia già utilizzata da Spotify e YouTube, ma anche dalle piattaforme di streaming che per sopravvivere hanno deciso di trasformarsi in tv via cavo 2.0. E così in Europa chi vorrà usare Instagram o Facebook si troverà di fronte a due scelte: o consentire all'azienda di usare le proprie informazioni personali per la pubblicità mirata, oppure pagare 14 dollari al mese. Eppure Meta guadagna dagli annunci sulle sue piattaforme, anche perché negli anni ha affinato il lavoro di raccolta dati che permette di costruire promozioni su misura.

C'è un ma. L'Unione europea è stata con il fiato sul collo di Meta, e così il programma a pagamento potrebbe essere una soluzione per evitare nuove sanzioni a causa della violazione del GDPR per la raccolta illegale delle informazioni degli utenti. Eppure si apre una questione ben più complessa. Come ha spiegato Max Schrems, attivista austriaco per la privacy: “I diritti fondamentali non possono essere messi in vendita”. Ha poi aggiunto: “La prossima volta pagheremo per il diritto di voto o per il diritto alla libertà di parola? Ciò significherebbe che solo i ricchi possono godere di questi diritti, in un momento in cui molte persone faticano ad arrivare a fine mese”. L'iniziativa di Meta comporta un “grande cambiamento, combatteremo questo problema su e giù per i tribunali.”

È arrivato anche un commento da parte di Meta sui nuovi account a pagamento, spiega in una nota: "Meta crede nel valore dei servizi gratuiti supportati da annunci personalizzati. Tuttavia, continuiamo a valutare opzioni che garantiscano la conformità ai requisiti regolatori in continua evoluzione. Al momento non abbiamo ulteriori informazioni da condividere."

L'altro abbonamento di Meta

In realtà esiste già un abbonamento su Meta. L'azienda infatti, seguendo le orme di Twitter (ora X), ha deciso di monetizzare le spunte blu. "Il pacchetto di abbonamento su Instagram e Facebook offre ai creator la verifica del proprio account e supporto in lingua inglese. Per diversi mesi abbiamo testato Meta Verified in mercati selezionati, raccogliendo feedback positivi dai creator" aveva spiegano l'azienda in una nota. La spunta blu si può comprare direttamente su Instagram e Facebook, e costa 13,99 euro via web e 16,99 via mobile (dispositivi iOS e Android).

Pagando la spunta blu gli utenti quindi possono ottenere un badge di verifica, che conferma l’autenticità del profilo e stabilisce che l’account è stato verificato con un documento d’identità. Non solo, Meta ha anche spiegato che attraverso un monitoraggio proattivo dell'account il profilo sarà tutelato da possibili furti di identità, e che gli utenti paganti riceveranno anche un "aiuto costante con possibilità di interagire con una persona e ricevere supporto per i problemi più comuni relativi all’account".

È molto diverso rispetto all'account senza pubblicità. Nel primo infatti Meta offre un servizio extra disponibile per gli utenti che, per esempio, utilizzano il social per lavoro, si tratta sempre di una strategia per monetizzare gli account, certo, che però assomiglia a un servizio premium per ottenere determinati benefit. Nel caso dell'abbonamento senza annuncio si va invece a ledere un diritto degli utenti, raccogliendo i dati di chi non è disposto, o non può permettersi, di pagare per evitare la pubblicità mirata.

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