Perché si cambia l’ora adesso se si consuma di più in inverno: quando avviene il vero risparmio

La notte tra il 25 e il 26 ottobre scatta il passaggio all'ora solare. Alle tre del mattino le lancette andranno indietro di un'ora e l'orario ufficiale tornerà a coincidere con l'ora che tiene conto della posizione del Sole rispetto alla Terra durante i mesi più freddi. L'ora solare è infatti quella adottata in autunno e inverno ed è l'orario "naturale" del nostro fuso (anche se qualsiasi scansione del tempo rimane una convenzione umana). Con il passaggio all’ora solare, le giornate sembrano più brevi al pomeriggio, ma l’orario crea un allineamento più diretto tra l'orologio e la luce del giorno.
Perché si torna all'ora solare
Il ritorno all’ora solare rappresenta un passaggio naturale scandito dal ciclo delle stagioni. Con l’arrivo dell’autunno, le giornate si accorciano e il Sole sorge sempre più tardi: riportare indietro le lancette consente di riallineare "l'orario civile" con quello "astronomico", cioè con la reale posizione del Sole rispetto alla Terra. L'adozione dell’ora legale – e quindi il successivo ritorno a quella solare – nasce dunque da un principio di efficienza energetica per sfruttare meglio la luce naturale nei mesi primaverili ed estivi, quando le giornate sono più lunghe, per ridurre il consumo di energia elettrica nelle ore serali. Con l'inverno alle porte, il nuovo orario consente invece di avere più luce al mattino, quando la maggior parte delle persone si alza per andare al lavoro o a scuola, a scapito di un tramonto anticipato. Negli ultimi anni questo cambio è però oggetto di discussioni e riflessioni politiche, con diversi Paesi dell'Unione Europea che chiedono l'abbandono dell'alternanza per adottare un solo orario (legale o solare) per tutto l'anno.

Quanto ci fa risparmiare l'ora legale
L'adozione dell’ora legale è giustificata proprio sull’ipotesi di un risparmio energetico: spostando le lancette in avanti durante i mesi in cui le giornate sono più lunghe, si posticipa l'accensione della luce artificiale e si utilizza di più la luce naturale. Secondo i recenti dati di Terna, l'operatore che gestisce la rete di trasmissione dell'energia elettrica in Italia, nei sette mesi in cui è stata in vigore l’ora legale nel 2025 si sono registrati circa 310 milioni di kilowattora (kWh) consumati in meno rispetto a uno scenario senza il cambio orario, con un beneficio economico per il sistema elettrico italiano superiore ai 90 milioni di euro. In termini più ampi, dal 2004 a oggi l'adozione dell’ora legale ha permesso di risparmiare oltre 12 miliardi di kWh e circa 2,3 miliardi di euro nei costi per i cittadini italiani. Va però segnalato che, nonostante il risparmio riconosciuto, le condizioni invernali impongono un aumento dei consumi energetici — sia per l'illuminazione che per il riscaldamento — motivo per cui l’effettivo bilancio tra consumi e luce naturale varia stagionalmente.
Come tenere sotto controllo i consumi durante l'inverno
Con l'arrivo dell'ora solare, delle giornate più corte e dell'abbassamento delle temperature, appare ancora più rilevante adottare buone pratiche per limitare i consumi energetici domestici.

- Ottimizzare l'illuminazione: scegliere lampade a basso consumo o LED e spegnere luci inutilizzate nelle stanze poco frequentate è un buon modo per risparmiare. Anche se a molti potrebbe apparire come versare una goccia nel mare, l'efficienza dell'illuminazione può avere un impatto significativo sui costi in bolletta
- Regolare il riscaldamento: verificare che la temperatura in casa non superi livelli eccessivi – anche perché l'attuale normativa ha stabilito il limite massimo di 20°C per le abitazioni, seppur con una tolleranza di due gradi – evitare sovraccarichi e assicurarsi della manutenzione efficiente della caldaia o del sistema termico. Come ricorda l'ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, anche l'installazione di valvole termostatiche, già obbligatorie per i condomini, può aiutare a ridurre i consumi.
- Non coprire le fonti di calore: un altro consiglio dell'ENEA riguarda la cura di non coprire mai radiatori e termosifoni con asciugamani, mobili o tende che ostacolano diffusione del calore nell'ambiente
- Utilizzare timer e domotica: se si dispone di un sistema di programmazione oraria per elettrodomestici o impianti di riscaldamento, è bene assicurarsi di adattare le regole di accensione e spegnimento all'orario solare e ai nuovi ritmi di luce. Un esempio? Durante la notte o quando non ci si trova a casa, si può impostare il termostato in modo da abbassare la temperatura dell'abitazione.
- Controllare porte e finestre: una buona fonte di risparmio proviene dall'accorgimento di verificare che finestre siano ben isolate e sigillate. Un serramento efficiente riduce infatti le dispersioni termiche e quindi la necessità di un riscaldamento eccessivo.
- Comportamenti consapevoli: piccole accortezze durante la quotidianità impattano molto poco sulla nostra routine, ma sul lungo periodo possono comportare significativi benefici tanto per l'ambiente, quanto per le nostre tasche. Spegnere o staccare apparecchi in stand-by, pianificare le attività domestiche tenendo conto del nuovo orario e della minore luce diurna o utilizzare programmi "green" o "economy" per gli elettrodomestici, sono tutte abitudini che consentono maggiore efficienza e meno sprechi energetici.