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Perché sempre più persone si mettono in fila per farsi scansionare l’iride

Sam Altman ha lanciato World negli Stati Uniti. L’obiettivo della start up è usare l’iride come dato biometrico per distinguere gli umani dai bot. Il progetto però solleva dubbi sul fronte della privacy e dell’equità.
A cura di Elisabetta Rosso
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Basta avvicinare l'occhio e aspettare che si accenda la luce gialla per ottenere un‘identità digitale e una manciata di token. Funziona così World, la startup guidata da Sam Altman che scansiona i nostri occhi per proteggere l'umanità dall'orda di bot che sta per invadere internet. Il progetto ha un obiettivo ambizioso: creare un sistema globale di verifica dell’identità umana online. Con lo sviluppo dei nuovi modelli di intelligenza artificiale, secondo Altman, sarà sempre più difficile distinguere gli umani dai bot. Grazie a World ID, l’identità biometrica basata sulla scansione dell’iride, "potremo ancora avere fiducia nell'era dell'IA".

World è già stata testata nei Paesi in via di sviluppo e il 3 maggio l'azienda ha lanciato il prodotto negli Stati Uniti. Non è chiaro se arriverà in Italia, l'app però è disponibile sugli Store digitali. Nonostante le promesse, World solleva preoccupazioni, soprattutto sul fronte della privacy e dell’equità. Spaventa l'idea di affidare la scansione della propria iride a un'azienda privata collegata a un sistema di criptovalute. Nonostante l'impianto fantascientifico e i dubbi sulla sicurezza, sempre più persone si mettono in fila per farsi scansionare gli occhi.

Come funziona la scansione dell'iride

L’iride è un'impronta biometrica, permette infatti di identificare in maniera univoca gli esseri umani.  Orb, un dispositivo sferico, effettua la scansione e genera un codice numerico univoco che viene memorizzato localmente sullo smartphone. Una volta completata la procedura viene inviato un World ID e un bonus in criptovaluta Worldcoin, il cui valore, lo scorso mercoledì, era di circa 40 dollari. L'azienda ha spiegato che l'immagine dell'occhio non verrà salvata, rimarrà traccia solo del codice numerico.

L'obiettivo dell'azienda è "tutelare l'umanità" attraverso le scansioni dell'iride. Secondo Altman, infatti, Internet sta per essere invaso dai bot dotati di intelligenza artificiale, quindi estremamente realistici. A breve sui social, sui siti di incontri o su piattaforme di gaming sarà quasi impossibile stabilire se stiamo interagendo con persone reali e qui entra in gioco World. Le scansioni degli occhi saranno infatti in grado di distinguere umani e bot. "Siamo nell'era dell'intelligenza artificiale", ha spiegato Altman "World è la nostra soluzione, per garantire agli esseri umani di rimanere centrali in questo nuovo mondo fatto di contenuti generati con l'IA."

World: una tecnologia sotto esame

Oltre 12 milioni di utenti, in più di 120 paesi, hanno effettuato la scansione dell’iride, e 26 milioni hanno scaricato l’app di World. Al momento la startup ha avuto successo soprattutto nei Paesi in via di sviluppo come Kenya e Indonesia. Molti utenti hanno deciso di farsi scansionare l'iride per ottenere una ricompensa in criptovalute. Ora World ha annunciato il lancio negli Stati Uniti e l'apertura di punti vendita a San Francisco, Los Angeles e Nashville. L'azienda prevede 7.500 Orb nel Paese entro la fine dell'anno.

Al di là dei grandi piani di espansione di World, il progetto ha delle criticità. Innanzitutto lato privacy. L'azienda stessa, nei termini di servizio, ha elencato i potenziali rischi che corrono gli utenti iscrivendosi al servizio. Tra questi, il furto di dati biometrici registrati tramite l’Orb, che potrebbero essere violati a causa di un cyberattacco. C'è anche il rischio di errori nel sistema, manca infatti una cornice normativa globale per tutelare i clienti di World. Infine la struttura stessa solleva questioni etiche: siamo di fronte a un'azienda privata che vuole costruire un registro globale di identità biometriche collegata a una criptovaluta dal valore instabile. 

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