Perché le televisioni stanno diventando sempre più grandi

La tv a tubo catodico più grande del mondo si chiama PVM – 4300. È stata prodotta da Sony nel 1989. Pesa 200 chilogrammi. È spessa 76,7 centimetri. È grande 43 pollici e il prezzo di lancio negli Stati Uniti nel 1990 era di 39.999,99 dollari. Nulla di paragonabile a oggi. Negli ultimi anni le televisioni hanno iniziato ad allargarsi. Un televisore di 43 pollici con tecnologia QLED oggi pesa circa 10 kg ed è spesso nel suo punto più largo 8 centimetri, considerando le prese e le casse. Il costo? Dipende dalla marca ma si trova anche a meno di 300 euro.
Nel settore si dice che i grandi schermi si sono democratizzati. Prima erano praticamente solo di fascia ultra – premium. Ed erano soprattutto indice di un benessere assoluto. Facendo un calcolo molto a spanne aggiustato con l’inflazione quel televisore nel 1990 costava circa 100.000 dollari di adesso.
Cosa succede al mercato dei grandi schermi
Questo ingrandimento degli schermi si sta registrando soprattutto per quelli con i pollici più grandi. Ce lo ha spiegato Mirko Puller, product manager di Hisense Italia specializzato nel settore delle televisioni: “Tra il 2023 e il 2025 le televisioni vendute in Italia sono diventate sempre più grandi. Quello che è cresciuto di più è la fascia dei 75 pollici. E non è un dato da poco visto che invece su tutto il settore stiamo vedendo una decrescita”.
Parlando di dati. Nel 2025, solo da gennaio a luglio, il volume di vendita dei televisori sopra gli 80 pollici è aumentato del 55%. Un passo che ha portato la quota di mercato delle televisioni di queste dimensioni dal 4% al 6%. I 75 pollici invece sono passati dal 7% di quota di mercato dello scorso anno all’8% di quest’anno. Giusto per orientarci: una tv da 75 pollici è lunga circa 167 centimetri e alta 100 centimetri.
Il ruolo della televisione in una vita di schermi
Puller però spiega che ci sono anche altri motivi che giustificano questo trend, oltre all’abbassamento dei prezzi e alla riduzione delle dimensioni. Anche perché non tutti gli schermi grandi si stanno abbassando di prezzo. All’ultima edizione di IFA sono stati presentati i nuovi schermi RGB miniLED, qui vi spieghiamo come funzionano. Definizione altissima, colori brillanti ma fascia ultra- premium.
Tra le cause che stanno spostando il mercato verso schermi più grandi ci sono anche le abitudini degli utenti: “Vediamo clienti che decidono di passare a schermi più grandi perché dopo anni di esperienza con una televisione vogliono cambiare, anche solo per passare a qualcosa di più aggiornato. A questo punto uno schermo più grande diventa un elemento importante per giustificare un nuovo acquisto”.
E poi si arriva al ruolo della televisione nel nostro ecosistema di schermi. Da quando la tv è diventata una smart tv infatti ha iniziato a competere con almeno altri due schermi. Lo smartphone, quello piccolo che possiamo consultare sempre e il pc su cui spesso lavoriamo. Sulla tv non cambia molto il tipo di contenuti: possiamo vedere una serie Netflix anche su smartphone. Cambia piuttosto il modo in cui li vediamo:
“Nel momento in cui acquistiamo un televisore è perché vogliamo vedere un contenuto su uno schermo più grande, perché altrimenti lo potremmo guardare benissimo dal telefono. E allora a quel punto, finché il budget lo permette, si punta alle grandi dimensioni. Un 75 pollici può costare anche tra 600 e 700 euro”.