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Perché Dua Lipa ha firmato una lettera contro l’intelligenza artificiale

Oltre 400 artisti chiedono nuove regole sul copyright per difendere la creatività umana dall’uso non autorizzato delle loro opere da parte dell’intelligenza artificiale.
A cura di Elisabetta Rosso
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Mentre le intelligenze artificiali imparano a scrivere canzoni, romanzi e sceneggiature, gli autori umani lanciano l’allarme. Oltre 400 artisti hanno inviato una lettera aperta al primo ministro inglese Keir Starmer per chiedere una riforma urgente della legge sul copyright. L'obiettivo è tutelare le opere creative nell’era dell’intelligenza artificiale. "Non si può permettere che il nostro lavoro venga regalato alle grandi aziende tecnologiche", scrivono.

Tra i firmatari della lettera c'è Dua Lipa, Elton John, Ian McKellen, Florence Welch, Paul McCartney, Kate Bush, Robbie Williams, i Coldplay, Kazuo Ishiguro e Richard Curtis. La richiesta è chiara: sostenere un emendamento al disegno di legge Data (Use and Access), proposto dalla baronessa Beeban Kidron, che obbligherebbe gli sviluppatori a dichiarare quando utilizzano contenuti protetti da copyright nei processi di addestramento dell’intelligenza artificiale.

“Siamo creatori di valore, innovatori. L’intelligenza artificiale ha bisogno di noi tanto quanto delle competenze informatiche”, si legge nella lettera.

L'appello di 400 artisti contro l'IA

Il Regno Unito sta decidendo se permettere o meno l'uso di materiale protetto da copyright per addestrare i modelli di intelligenza artificiale. Il governo ha già avviato una consultazione su una proposta iniziale per consentire l’uso delle opere online per addestrare modelli di IA, salvo esplicita opposizione da parte dei titolari dei diritti.

Gli artisti avrebbero la possibilità di negare i diritti, potrebbe però essere molto difficile notificare a migliaia di fornitori il proprio dissenso, dovrebbero infatti rintracciare e chiedere esplicitamente di non utilizzare il loro materiale e monitorare i processi in lungo e in largo sul web.

"Temo che il risultato sarà un mondo selvaggio in cui il copyright degli artisti non sia adeguatamente protetto", ha spiegato McCartney. Kazuo Ishiguro, ha aggiunto: “Perché dovremmo modificare le nostre leggi sul copyright solo per favorire colossi tecnologici, a discapito di scrittori, musicisti, registi e artisti?”

L'emendamento Kidron: trasparenza e tutela per i creatori

L'intelligenza artificiale è affamata di dati. Per crescere al momento ha bisogno di ingerire testi, immagini, video, e secondo gli esperti del settore, tra questi Ilya Sutskever, co-fondatore di OpenIA, i dati umani a disposizione stanno finendo. Si cercano dunque soluzioni. Per questo il governo britannico vorrebbe consentire agli sviluppatori e alle aziende di utilizzare il materiale che trovano online, anche quello protetto da copyright.

Un portavoce del governo ha dichiarato: “Vogliamo che le nostre industrie creative e le nostre società di intelligenza artificiale prosperino, motivo per cui ci stiamo consultando su un pacchetto di misure che speriamo funzioni per entrambi i settori."

Il voto sull’emendamento della baronessa Kidron è previsto per lunedì alla Camera dei Lord. Secondo i promotori, rappresenta una prima occasione per costruire un sistema di licenze chiaro ed equo, per riconoscere e tutelare la creatività umana nell’era digitale.

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