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Intelligenza artificiale (IA)

“Non mi senti? Scrivimi su WhatsApp”: cosa c’è dietro Flora, la voce femminile che chiama al telefono

La nuova truffa segnalata a Fanpage.it fa parte della categoria delle truffe telefoniche. Questa volta avviene tutto in tre passaggi. Prima una telefonata. Poi un primo contatto su WhatsApp e poi un secondo numero WhatsApp a cui scrivere. Abbiamo verificato un caso. Ha tutti gli elementi per sembrare un tentativo di truffa.
A cura di Valerio Berra
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Il trucco questa volta è interessante. Chiamata. Numero sconosciuto. Voce dall’altra parte. Sembra reale. “Pronto?”. È una voce femminile. “Ci sei?”. “Non ti sento? Pronto?”. Proviamo a interagire. Certo, può capitare di fare qualche pasticcio con le cuffie. La telefonata continua. “Non ti sento! Chiamami su WhatsApp”. Ora. Il tono della voce, l’assenza di una reale traccia di disturbo nell’audio e una buona conoscenza delle truffe telefoniche portano facilmente a chiudere la pratica. Molto probabilmente si tratta di un tentativo di truffa. È un gancio per spostare la conversazione su WhatsApp e farci credere che si tratta di una persona reale che ha provato a chiamarci. Proviamo a scrivere, per verifica.

Le truffe che arrivano sul telefono sono sempre più diffuse. È una pesca a strascico. Tra le migliaia di segnalazioni che abbiamo ricevuto ci sono finti figli che chiedono aiuto per finti incidenti, finti parenti che rompono finti telefoni e ovviamente finti corrieri che devono consegnare finti pacchi. Il consiglio è sempre lo stesso: se avete un dubbio, cercate una doppia conferma. Chiamate, verificate.

Cosa succede quando la conversazione si sposta su WhatsApp

Quando la conversazione si sposta su WhatsApp lo scenario cambia. Ci risponde un bot, probabilmente tarato per restituire un pacchetto di risposte standard. “Mi scusi, spero di non averla disturbata”. Il bot sembra integrare a delle frasi le nostre risposte. Riprende il nostro nome e riporta il nostro numero di telefono: “Il suo numero e quello del mio amico sono distanti solo una cifra”.

Alla fine manda anche una fotografia. Una ragazza dai tratti vagamente orientali, potrebbe avere sui 30 anni. Dice di chiamarsi Flora. La fotografia è fatta dall’intelligenza artificiale. O almeno, ne ha tutti i segnali. I volumi sulla libreria nello sfondo sono scritti con caratteri difficili da distinguere. Dopo qualche interazione ci chiede di spostarci su un altro numero. Qui la sensazione cambia. Parliamo ancora un po’ e sembra che invece di un bot ci stia rispondendo una persona reale. Chiediamo qualche foto. Ci risponde. “Potremmo scambiarci qualche foto per conoscerci meglio”.

Flora risponde subito. Chiarisce di essere vera. Ringrazia per i complimenti. Lasciamo perdere. Non sappiamo chi è davvero Flora, cosa vuole o cosa verrà in futuro. Potrebbe essere un romance scam, una truffa romantica. Potrebbe chiederci dei soldi. Potrebbe volere i nostri dati. Il consiglio è sempre lo stesso. Non andate oltre nella conversazione e segnalate il numero con gli strumenti messi a disposizione da Meta.

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