“Mio padre non c’è più. Per favore, rendete viva la sua foto”

Ogni giorno, decine di utenti rispolverano vecchi album di famiglia per chiedere a sconosciuti di animare lo sguardo del un nonno, far sorridere la zia morta nel ’72 o ricreare un abbraccio tra novelli sposi negli anni '80. Succede tutto dentro gruppi Facebook dal sapore nostalgico. Tra questi, "io negli anni '70 c'ero" o "io negli anni '80 c'ero". Basta postare una foto in bianco e nero, a volte persino strappata, e scrivere: “Qualcuno può animarla con l’intelligenza artificiale?”
Questi gruppi, con oltre 270.000 membri, sono nati per condividere fotografie e ricordi, ultimamente però tutti chiedono la stessa cosa: animare le vecchie foto. "Ciao, era il 1980 e avevo 18 anni. Sarebbe fantastico se potesse essere animata. Grazie mille in anticipo". "Anno 1984 sulla scalinata del Campidoglio. Io 21 anni e la mia mamma e il mio papà. Sarebbe bello vederla animata". "Buon pomeriggio nuovo arrivato, complimentoni a tutti, bellissime foto ricordo. Vorrei fare una sorpresa a mia moglie, animate questa foto del nostro matrimonio?". "Questo gruppo è fantastico. Riuscite a fare felici le persone con i vostro gesti e la vostra umanità ". In mezzo compaiono vecchie fotografie che prendono vita.
Come vengono realizzate le foto animate
Le foto vengono animate grazie a programmi di intelligenza artificiale. Gli utenti caricano le vecchie immagini e i modelli applicano movimenti in base ai loro tratti facciali. Il machine learning infatti analizza i dati e individua schemi ricorrenti, le reti neurali profonde sono addestrate su grandi quantità di video e immagini di volti umani, e in questo modo riescono a prevedere le possibili evoluzioni dei movimenti.
Non solo, i modelli compensano piccoli dettagli non presenti nella foto originale, come i denti che compaiono in un sorriso artificiale. Anche se la foto è bidimensionale riescono a costruire una rappresentazione 3D stimata del volto, che permette di cambiare l'angolazione della testa, aggiungere profondità al movimento e mantenere una coerenza visiva. L'effetto, anche se non del tutto naturale, è di grande impatto. Gli utenti si emozionano quando viene condiviso il video animato nei commenti. "Mi è venuto da piangere quando l'ho vista", scrive un utente. "Sembra che davvero abbia preso vita, mia moglie si emozionerà tantissimo quando la vedrà", aggiunge un altro. "Che bello vedere di nuovo il mio papà sorridere".
Quali sono i rischi per gli utenti
Il sentimento che prevale nei gruppi è la gratitudine. Gli utenti nei commenti sono entusiasti dei risultati, anche se posticci. Alcune foto animate infatti tradiscono la natura artificiale, ma le incongruenze diminuiranno con lo sviluppo della tecnologia. Al di là dell'estetica e dell'emozione il trend delle immagini animate presenta un problema di privacy.
Molti utenti caricano foto, spesso di famiglia, senza sapere dove finiranno. Una volta postata in un gruppo pubblico l’immagine può essere scaricata da chiunque, riutilizzata, manipolata o inserita in dataset non autorizzati. Gli utenti meno esperti non hanno gli strumenti per valutare se un sito è affidabile, e rischiano di consegnare informazioni a piattaforme opache. Diverse app non specificano dove finiscono i dati caricati o per quanto tempo vengono conservati.
Non solo. La maggior parte dei soggetti nelle vecchie foto non hanno dato il consenso per essere animati, anche perché molti sono nonni o genitori morti da tempo. Oltre alla sicurezza dei dati quindi vien da chiedersi se far muovere palpebre e labbra sia davvero il modo migliore di onorarli.