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Lo strano caso del raid nell’Area 51, la casa di un blogger è stata distrutta dall’Fbi

L’uomo si chiama Joerg Arnu, l’Fbi ha perquisito anche la casa della sua fidanzata. Gli agenti hanno sequestrato 20.000 dollari di attrezzatura.
A cura di Elisabetta Rosso
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A novembre, Joerg Arnu, si sveglia con una pistola puntata contro. Lui ha 60 anni, è uno sviluppatore di software in pensione e un mattino si ritrova l’Fbi nel salotto di casa che gli urla "Metti le mani contro il muro!", un minuto dopo lo trascina fuori con la forza.

Non è l'inizio di un romanzo poliziesco, ma un fatto di cronaca avvenuto a Rachel, un villaggio nel Nevada, meglio, un villaggio con vista sull’Area 51. La base militare segreta, l'avamposto per gli avvistamenti Ufo, la vera protagonista nella storia di Joerg Arnu. L'uomo ha raccontato la storia alla testata specializzata in tecnologia Gizmondo, che ha ricostruito tutti i punti da chiarire della vicenda.

 La perquisizione a casa di Joerg Arnu

La casa di Arnu è circondata da furgoni della polizia, e lui viene sistemato nel retro di uno di questi van con una t-shirt e dei pantaloni del pigiama, nonostante la neve e il freddo di novembre. Non gli hanno dato nemmeno il tempo di buttarsi un cappotto addosso. Secondo Arnu, i federali hanno praticamente distrutto la sua casa. Hanno distrutto i telai delle porte, sporcato la moquette e lasciato tutto in disordine.

"Ci sono trappole esplosive nella proprietà?”, è la prima domanda dell’Fbi. Lui dice di no. Nello stesso momento a Las Vegas, la porta di casa di Lidia Arrow viene sfondata da 12 agenti che entrano in soggiorno e la scortano fuori in mutande. I pantaloni sarebbero arrivati ore dopo, “un agente alla fine me li ha portati”, dice Arrow, che tra le altre cose è anche la fidanzata di Joerg Arnu.

Il blog Dreamland Resort

Per capire l’invasione dell’Fbi basta andare su internet e cercare "Dreamland Resort”, il blog sull’Area 51 creato da Arnu. Da tempo l’ex sviluppatore di software pubblica regolarmente notizie sulla misteriosa base militare, luogo per eccellenza di avvistamenti Ufo. Arnu però non parla di alieni, anzi li considera una cortina fumogena per nascondere una realtà molto più banale, nell’Area 51 ci sono “progetti neri” e operazioni governative clandestine.

Di questo Arnu parla nel suo blog e per questo crede che "Dreamland Resort” sia la causa del raid dell’Fbi, anche se in realtà, gestire un blog non è illegale. Eppure gli agenti hanno sequestrato 20.000 dollari di dispositivi, computer, telefoni, hard disck, fotocamere digitali e droni. "Mi piacerebbe davvero riavere indietro le mie cose", ha detto Arnu a Gizmodo. “Ho perso tutti i backup. Ho perso letteralmente tutte le informazioni che avevo salvato sui miei computer, comprese informazioni fiscali, informazioni finanziarie, cartelle cliniche: tutto questo è sparito ed è praticamente tenuto in ostaggio dall'Fbi in questo momento”.

Dopo due mesi Arnu sta ancora aspettando la restituzione dei suoi dispositivi e un buon motivo per giustificare la perquisizione. "Credo sia stata eseguita con una forza del tutto inutile da agenti governativi troppo zelanti, fosse intesa come un messaggio per mettere a tacere la comunità di ricerca dell'Area 51", ha scritto di recente Arnu sul suo sito web.

Cosa c'è nell'Area 51

L'Area 51 è storicamente associata agli avvistamenti UFO. Secondo Arnu in realtà è tutta una montatura per nascondere  il collaudo di progetti militari e aerei classificati. La mania degli Ufo "è iniziata quando l'Area 51 è stata fondata, negli anni '50 per il progetto dell'aereo spia U2", ha spiegato Arnu. “All'improvviso i piloti delle compagnie aeree hanno avvistato qualcosa sopra di loro, erano gli U2 ed è stata inventata questa storia degli Ufo come diversivo”.

E poi è diventato un fenomeno di massa, si pensi alla Naruto Run. L'evento organizzato su Facebook per osservare gli alieni nel luogo "più segreto" d'America, appunto nell'Area 51, e, parte fondamentale dell'evento, era avvicinarsi alla base militare correndo "come Naruto", con le braccia all'indietro in modo da schivare i proiettili dell'esercito.

Arnu ha anche spiegato che, nel corso degli anni, nella sua casa a Rachel, ha incontrato molti cacciatori di Ufo. Eppure lui ha sempre raccontato una versione diversa, fatta di piani segreti e di progetti illegali. Non è l’unico a pensarla così. In Area 51: An Uncensored History of America's Top Secret Military Base, la giornalista Annie Jacobsen, racconta la storia di come, al culmine della Guerra Fredda negli anni '50 e '60, la CIA usò la base per sviluppare nuovi aerei di sorveglianza per spiare i sovietici . Tra questi, gli U-2 descritti da Arnu.

La foto che non è mai stata scattata

"Il tuo ragazzo ha scattato foto di un'installazione militare, è contro la legge". In questa frase pronunciata dall’Fbi a Lidia Hellow forse c’è la risposta per la porta sfondata, la perquisizione improvvisa e gli interrogatori in mutande. Scattare una foto non autorizzata di un'installazione di difesa (come una base militare) è infatti un reato federale, punibile con una multa di 1.000 dollari e fino a un anno di carcere.

Arnu, però, sostiene di non aver mai infranto la legge."Avevo alcune foto sul mio sito web dell'Area 51 che avevano circa due anni. Sono state ottenute legalmente. Non c'è assolutamente nulla di illegale in loro. Non sono state scattate da me, le ho solo pubblicate sul sito." Aggiunge anche "non sono state scattate dall'interno del confine", ovvero dentro il perimetro della base, vietata ai civili.

L'intimidazione dell'Fbi

L’ex programmatore di software la pensa in modo diverso. Il raid, secondo lui, è solo una soluzione alla vecchia maniera per intimidirlo e costringerlo a chiudere il suo blog. Michael German, un ex agente dell'Fbi, ha definito il caso di Arnu "preoccupante". German, che ora lavora con il Brennan Center for Justice di New York, ha detto a Gizmodo che “non è insolito per l'Fbi condurre un'operazione come questa per "inviare un messaggio" e intimidire qualcuno”. Non solo, secondo German il sequestro dell'attrezzatura informatica "solleva preoccupazioni perché il motivo potrebbe essere stato quello di impedirgli di esercitare i suoi diritti del Primo Emendamento".

La raccolta fondi di Arnu

Arnu ha lanciato GoFundMe, una raccolta fondi per ripagare i danni causati dai raid, porta rotta, tavolo spaccato e finanziare le sue spese legali . Sta anche cercando di recuperare tutte le apparecchiature informatiche che sono scomparse negli armadietti delle prove del governo. "Sono stato trattato come uno spacciatore o un criminale incallito", ha detto Arnu. “Sono stato malmenato. Sono un uomo di sessant'anni. Non c'era motivo di sbattermi contro il muro e trascinarmi fuori da casa mia in manette… Semplicemente non vedo alcun motivo per trattare in quel modo un anziano disarmato".

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