L’aurora boreale vista dallo spazio: lo straordinario video catturato dall’astronauta della NASA

Dalla cupola della Stazione Spaziale Internazionale un video mostra le luci danzanti sopra il Nord America mentre la ISS sorvola Stati Uniti e Golfo del Messico.
A cura di Elisabetta Rosso
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NASA | L’aurora boreale vista dalla ISS
NASA | L’aurora boreale vista dalla ISS

Luci verdi e viola che fluttuano nel buio dello spazio e si riflettono sul profilo curvo della Terra. È questo lo straordinario spettacolo immortalato il 17 novembre 2025 dall’astronauta Zena Cardman, comandante della missione SpaceX Crew-11 della NASA, che dalla Cupola della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha ripreso una suggestiva aurora boreale mentre la stazione orbitava sopra il Nord America.

Nel video condiviso sui canali ufficiali NASA, Cardman ha raccontato: "Non ho ancora mai visto l'aurora dal basso, ma da quassù è uno spettacolo frequente. Quella della scorsa settimana è stata particolarmente bella."

Il video pubblicato da Zena Cardman

Cardman è partita dalla Terra l’1 agosto 2025 a bordo della capsula Crew Dragon. La sua permanenza sulla ISS rientra nel programma di rotazione degli equipaggi e nelle attività scientifiche di lunga durata previste per la missione, che combina ricerca, osservazione della Terra e divulgazione scientifica.

Le immagini girate dalla comandante mostrano la ISS sorvolare gli Stati Uniti meridionali e il Golfo del Messico, mentre le scie luminose dell’aurora si stagliano lungo l’orizzonte terrestre, intrecciandosi con le luci delle grandi aree urbane, tra cui Houston e la penisola della Florida. Sullo sfondo, il progressivo avvicinarsi dell’alba tinge di blu intenso l’atmosfera, creando un contrasto visivo di grande impatto, reso possibile dal punto di osservazione privilegiato della cupola panoramica della stazione.

Perché l’aurora appare così spettacolare dallo spazio?

L’effetto che si vede nel video è il risultato dell’interazione tra particelle cariche provenienti dal Sole (vento solare) e il campo magnetico terrestre: quando queste particelle vengono deviate lungo le linee del campo magnetico e urtano gli atomi dell’alta atmosfera, gli atomi si eccitano e poi emettono luce — verde, rossa, blu o viola a seconda del tipo di gas e dell’energia coinvolta. Le aurore si concentrano in due ovali attorno ai poli magnetici ma, durante periodi di intensa attività solare, gli ovali possono espandersi fino a latitudini molto più basse, offrendo spettacoli visibili anche in zone normalmente non aurorali.

Negli ultimi giorni di novembre una fase di attività geomagnetica elevata ha reso le aurore particolarmente intense: il NOAA Space Weather Prediction Center ha registrato livelli di tempesta geomagnetica fino a G4 (Severe) l’11–13 novembre 2025, un evento che spiega la maggiore estensione e luminosità delle manifestazioni aurorali.

Il filmato condiviso da Cardman non è solo un’immagine suggestiva: è anche una testimonianza diretta del modo in cui la Stazione Spaziale e il team di astronauti osservano e documentano i fenomeni del nostro pianeta in tempo reale. Regalandoci video suggestivi da punti di osservazione inaccessibili. 

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