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L’assurda teoria di Mosca: i terroristi della strage al Crocus guidati con un chip nel cervello

Per spiegare l’attentato che ha causato la morte di 144 persone al Crocus City Hall, Mosca va a ripescare una vecchia teoria del complotto conosciuta come MK-Ultra. Il Cremlino ha anche accusato gli Stati Uniti di distorcere i fatti coprendo Kiev.
A cura di Elisabetta Rosso
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Deve essere per forza colpa dell'Ucraina. È già stato pubblicato un video deepfake che mostrava il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, Alexei Danilov, ammettere il coinvolgimento di Kiev. Non ha funzionato. Quindi la Russia torna all'attacco, e questa volta la colpa è dei chip impiantati nel cervello in grado di comandare a distanza i terroristi. Ma facciamo un passo indietro. Tutto inizia il 22 marzo, quando quattro uomini armati sono entrati al Crocus City Hall di Mosca e hanno sparato contro la folla.

Lo Stato Islamico ha rivendicato dopo poche ore l'attentato. Eppure per la Russia dietro all'attacco c'è l'Ucraina. Non stupisce. Dall'inizio della guerra Mosca ha costruito una narrazione fuorviante, ha accusato l'Ucraina di essere uno stato neonazista, di sviluppare armi nucleari, biologiche, e di essere governata da sette sataniche. Tutto rientra in una teoria più grande, quella di una Russia assediata dal fronte occidentale che vuole smembrare il Paese trasformandolo in una protesi economica e culturale. L'attentato quindi non può che essere l'ultima prova per confermare la tesi.

Non è ancora chiara la natura del presunto legame tra i guerriglieri islamici e Kiev, e per far quadrare i conti la Russia ha introdotto un nuovo elemento: i chip. Secondo il ministro dell'Interno Vladimir Ovchinskij ai killer sarebbero stati impiantati dei chip nel cervello per poterli manovrare a distanza. Ovviamente a tirare i fili è l'Ucraina. "Probabilmente lo dimostrerà la perizia perché adesso la neurobiologia consente di manovrare una persona con questi strumenti", ha detto Ovchinskij. 

I burattini MKUltra

La Russia va a ripescare una vecchia teoria del complotto, quella dell'MK-Ultra, e la cuce addosso al caso. La cospirazione si è infilata negli angoli di internet già da anni e viene rispolverata con un certa frequenza. Secondo i sostenitori ci sono celebrità, soldati, politici vittime di una divisione di controllo mentale top secret del governo degli Stati Uniti che ha impiantato dei chip nel loro cervello e li comanda a distanza. Diversi threads su Reddit, per esempio, sostengono che dietro ai massacri della Sandy Hook e della Columbine, non ci fossero terroristi ma "burattini MK-Ultra".

Ci sono delle radici storiche nella teoria del complotto. Il progetto MKUltra è stato infatti un programma illegale di esperimenti umani della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti per sviluppare procedure e identificare farmaci da utilizzare durante gli interrogatori e forzare le confessioni attraverso il lavaggio del cervello e la tortura psicologica. Nel programma erano previsti anche chip in grado di condizionare la mente trasformare i soldati in agenti robot da attivare con parole chiave. Per adesso il massimo che si può fare connettendo un cervello umano a un chip lo abbiamo visto con l'ultimo esperimento di Nerualink.

La strategia degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti “non hanno alcuna indicazione in questo momento che l’Ucraina o gli ucraini siano coinvolti”, ha dichiarato John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale del presidente Biden. Non solo, gli Usa avevano anche avvisato Mosca del possibile attacco. Eppure secondo l'Svr, il servizio di spionaggio estero, ex primo direttorato del Kgb: "Diventa evidente che gli Stati Uniti scagionando il criminoso regime di Kiev e concedendogli assistenza, rischiano di essere sospettati di coinvolgimento nel terrorismo internazionale".

Non solo, ha aggiunto che "la Casa Bianca si è attivata per distorcere i fatti accaduti al Crocus". Il comitato investigativo ha anche comunicato di aver aperto un'indagine sugli attacchi terroristici du Stati Uniti, Ucraina, e altri Paesi occidentali nemici della Russia.

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