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L’architetto dell’IA lascia Meta dopo 12 anni: è iniziata l’era dei world model senzienti

Il pioniere del deep learning lascia i laboratori di Meta per sviluppare world models capaci di comprendere il mondo fisico.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non è solo un cambio di poltrona, né l’ennesimo addio eccellente nella giungla tecnologica della Silicon Valley. L’uscita di Yann LeCun da Meta è una frattura simbolica che apre interrogativi su quale potrebbe essere il futuro dell'intelligenza artificiale. D'altronde, LeCun è l'uomo che ha insegnato alle macchine a vedere, ha investito nel deep learning e ora, dopo 12 anni, decide di prendere un'altra strada. Quasi opposta a quella che tutte le aziende tech hanno deciso di imboccare.

E infatti, mentre l'industria punta tutto sui modelli linguistici, LeCun decide di investire su sistemi diversi, capaci di comprendere il mondo fisico, dotati di memoria, ragionamento e capacità di pianificazione. Non machine che imitano il linguaggio umano ma che ragionano come un essere senziente.

Come LeCun ha plasmato l'intelligenza artificiale moderna

LeCun è entrato in Facebook (oggi Meta) nel 2013 per creare e guidare il suo celebre laboratorio di ricerca, FAIR (Facebook AI Research). Dopo cinque anni assume il ruolo di Chief AI Scientist, affiancando alla sua attività in azienda anche quella di docente part-time alla New York University.

Nei 12 anni trascorsi a Meta, tra ricerca pionieristica e innovazioni tecnologiche, LeCun ha contribuito a plasmare l’IA moderna. Durante la sua carriera ha sviluppato reti neurali convoluzionali, come la leggendaria LeNet, che hanno aperto la strada al riconoscimento visivo utilizzato oggi in ambiti come la guida autonoma o il riconoscimento facciale. Nel 2019, ha ricevuto il prestigioso Turing Award, insieme a Yoshua Bengio e Geoffrey Hinton, per il contributo allo sviluppo del deep learning. 

Con la sua nuova impresa, LeCun non volta semplicemente pagina: punta a cambiare paradigma, scommettendo su un’IA che “veda” e comprenda il mondo come un essere umano.

Il grande progetto dei world models

Il nuovo progetto imprenditoriale di LeCun sarà dedicato allo sviluppo dei cosiddetti world models. Sono modelli di intelligenza artificiale avanzati pensati per apprendere le leggi del mondo fisico e simulare scenari realistici, andando oltre la semplice analisi statistica del linguaggio.

“Sto creando una startup per continuare il programma di ricerca Advanced Machine Intelligence (AMI) che ho perseguito negli ultimi anni con colleghi di FAIR, presso la NYU”, ha spiegato LeCun. “L’obiettivo della startup è quello di realizzare la prossima grande rivoluzione nell’IA”.

La sua visione si avvicina al concetto di Intelligenza Artificiale Generale (AGI), ovvero sistemi capaci di eguagliare — o superare — le competenze cognitive umane in un ampio ventaglio di compiti. Secondo LeCun, questi modelli potrebbero simulare scenari causa-effetto, prevedere evoluzioni nel tempo e acquisire una vera comprensione della realtà, a differenza degli LLM che “predicono la parola successiva”.

È una visione che da tempo contrappone LeCun ai trend dominanti nell’industria dell’IA: molte grandi aziende (inclusa Meta stessa) investono massicciamente in modelli linguistici generativi (come ChatGPT o LLaMA), ma secondo il padrino dell'IA questi non saranno la via per arrivare a un’intelligenza artificiale paragonabile a quella umana.

Un legame controverso con Meta

La decisione di LeCun arriva in un momento di profondo cambiamento nell’unità AI di Meta. Nel corso dell’anno, l’azienda ha ristrutturato i suoi reparti, puntando su superintelligenza e prodotti commerciali, anche a discapito della ricerca di lungo termine. In particolare, Meta ha investito oltre 14 miliardi di dollari in Scale AI, acquisendo una quota del 49% e nominando Alexandr Wang (fondatore di Scale) come Chief AI Officer.

Meta ha anche costituito una squadra d’élite chiamata TBD Labs, per sviluppare modelli linguistici di nuova generazione; molti talenti sono stati reclutati da rivali come OpenAI e Google. Allo stesso tempo, sono stati tagliati circa 600 posti di lavoro nella divisione Superintelligence, con ricadute anche su FAIR.

Secondo fonti interne, le divergenze strategiche tra la visione aperta e scientifica di LeCun e l’approccio più chiuso e competitivo delle nuove leadership avrebbero contribuito alla sua decisione di intraprendere una strada autonoma.

Nonostante la separazione formale e le indiscrezioni sui rapporti sempre più tesi, LeCun ha confermato che Meta sarà partner della sua nuova azienda. Ha inoltre ringraziato figure chiave dell’azienda — come Mark Zuckerberg, Andrew Bosworth, Chris Cox e Mike Schroepfer — per il supporto dato a FAIR e al programma AMI.

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