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La Nasa vuole costruire una ferrovia sulla Luna: come funzionerà il progetto Float

La rete ferroviaria lunare sarà flessibile, riutilizzabile e riuscirà anche a generare energia grazie ai pannelli solari. Ogni giorno potrebbero essere spostati anche 100 tonnellate di materiali sul nostro satellite.
A cura di Velia Alvich
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NASA | Una rappresentazione di Float, la rete ferroviaria lunare per trasportare carichi pesanti
NASA | Una rappresentazione di Float, la rete ferroviaria lunare per trasportare carichi pesanti

Mentre Cina e Russia pianificano di costruire insieme una base sulla Luna, gli Stati Uniti si stanno preparando per creare le infrastrutture. In particolare, la Nasa ha appena finanziato un progetto che potrebbe rivoluzionare il "sistema di trasporto" su altri pianeti: sulla Luna vedremo presto una lunga rete di ferrovie spaziali che dovrebbero aiutare i futuri esploratori a trasportare i carichi più pesanti. E, chissà, magari un giorno potrebbero servire anche per trasportare gruppi di umani appena atterrati sul nostro satellite.

Come funziona il Float, la ferrovia lunare

Una ferrovia flessibile, mobile e riutilizzabile. Sarà così Float, acronimo di Flexible Levitation on a Track (che significa "levitazione flessibile su traccia"), il progetto approvato dalla Nasa e sviluppato nel Jet Propulsion Laboratory in California.

Float è stato concepito soprattutto per trasportare regolite (cioè lo strato di sedimenti superficiali che si trovano sui pianeti rocciosi o, appunto, sulla Luna), ma anche carichi pesanti che devono essere spostati fra una base lunare e l'altra.

La struttura della ferrovia spaziale è fatta da una serie di robot modulari che levitano su una pista fatta da una pellicola flessibile a più strati. Il primo, tutto in grafite, servirà ai robot proprio per rimanere sospesi in aria e quindi ridurre al minimo l'attrito potenzialmente dannoso con la regolite. Il secondo strato sarà di un materiale flessibile che avrà due funzioni principali: generare una spinta elettromagnetica per muovere in modo controllato i robot e garantire, appunto, la flessibilità per adattarsi a tutti i tipi di terreno. Infine, l'ultimo strato sarà una pellicola di pannelli solari per generare energia per la base grazie alla luce solare diretta.

Alla fine ognuno dei robot potrebbe anche trasportare 30 chilogrammi di peso ogni metro quadro e avere una velocità di mezzo metro al secondo. Secondo le prime stime, si potrebbero trasportare fino a 100 tonnellate di materiale da un punto all'altro della ferrovia ogni giorno.

Gli altri progetti finanziati dalla Nasa

Float, che potrebbe cominciare a funzionare direttamente sulla Luna a partire dal prossimo decennio, non è l'unico progetto che è stato finanziato dalla Nasa grazie al programma Innovative Advanced Concepts. Fra le idee che riceveranno degli incentivi c'è anche un secondo sistema di trasporto, chiamato Pulsed Plasma Rocket (PPR): si tratta di un sistema di propulsione che può generare grazie al plasma una spinta così grande da poter ridurre la durata delle missioni su Marte. Ma anche un sistema per generare energia elettrica nello spazio, un nuovo telescopio con specchi liquidi e uno per studiare le onde radio a bassa frequenza per misurare i campi magnetici dei cosiddetti esopianeti.

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