La guerra a punti dell’Ucraina: i droni hanno trasformato il fronte in uno strano videogioco

Nelle file dell'esercito ucraino la guerra si gioca anche a punti. Il sistema si chiama “Army of Drones Bonus System” ed è stato lanciato un anno fa. È una competizione che premia le unità militari con punti per ogni attacco riuscito tramite droni. È così che le operazioni sul campo vengono trasformate in una gara. I punti guadagnati possono essere spesi su Brave1, un negozio online che offre oltre 100 droni, veicoli autonomi e sistemi di guerra elettronica, descritto dai media come un “Amazon della guerra”. Il meccanismo ricorda la struttura di un videogioco, ma gli effetti sono reali. Secondo dati di Kiev, solo a settembre le squadre coinvolte hanno inflitto oltre 18.000 perdite alle truppe russe, il doppio rispetto allo stesso mese del 2023.
Secondo il primo vice primo ministro Mykhailo Fedorov, il sistema è ormai diffuso in tutte le unità: artiglieria, ricognizione e logistica sono entrate nel circuito a punti. "Siamo in guerra da quattro anni. Non c’è spazio per riflessioni emotive: fermare il nemico significa salvare vite e proteggere le città. È un lavoro tecnico, non un gioco”. In poche settimane le unità partecipanti sono passate da 95 a circa 400, segno che la “gamification” della guerra è diventata parte integrante della strategia ucraina.
Cosa sappiamo su Army of Drones Bonus System
Il programma non riguarda solo i droni d’attacco. Le unità di ricognizione ricevono punti per individuare obiettivi nemici, le squadre logistiche per usare veicoli autonomi al posto di operatori umani, e alcune macchine impiegano intelligenza artificiale per suggerire bersagli e ottimizzare la traiettoria dei colpi. Un sistema chiamato “Uber targeting” permette ai ricognitori di segnalare un obiettivo sulla mappa, che viene colpito poi da un drone di un’altra unità.
Gli operatori lavorano da postazioni vicine al fronte o fino a 3 chilometri di distanza, guidando i droni tramite schermi e controller. Yuriy Fedorenko, comandante del reggimento Achilles, uno dei più performanti, sottolinea che la disciplina è più importante dell’abilità nei videogiochi: “Chi è disciplinato è un buon operatore.” La crescita delle unità coinvolte – da 95 ad agosto a 400 oggi – e l’aumento dei punti assegnati per la fanteria riflettono l’adattamento delle strategie ucraine alle nuove priorità sul campo.
Anche la Russia ha una lanciato una forma di competizione sul campo. I soldati, infatti, ricevono premi in denaro, con bonus che arrivano a 2.400 dollari per l’abbattimento di un elicottero e fino a 12.000 dollari per la cattura di un carro armato Leopard.
I dubbi etici e strategici della guerra-videogioco
Il sistema fornisce anche un enorme flusso di dati tattici. I video di conferma degli attacchi permettono di analizzare l’efficacia dei droni e delle strategie, e le unità condividono tattiche e strategia, creando un circuito di apprendimento. Questo approccio, ha spiegato Fedorov al Guardian, sta aiutando l’esercito ucraino a comprendere meglio la “matematica della guerra” e a ottimizzare le operazioni sul campo. Army of Drones Bonus System rappresenta un esempio di automazione della guerra e di utilizzo innovativo della tecnologia per aumentare l’efficacia militare, trasformando tattiche tradizionali in un ecosistema integrato di raccolta dati, analisi e azione rapida sul campo.
Ma questa nuova forma di guerra solleva interrogativi etici e strategici. Gli analisti del Royal United Services Institute avvertono che la dipendenza dai droni rischia di esporre l’Ucraina a un contrattacco tecnologico: le difese elettroniche russe si sono evolute rapidamente, e la guerra automatizzata può diventare una trappola se non sostenuta da artiglieria e aviazione tradizionali.
C’è poi una riflessione più profonda. L’idea di assegnare punteggi per vite umane oppure obiettivi distrutti apre nuove interrogativi sulla senso guerra moderna, dove la distanza tra chi uccide e chi muore è mediata da uno schermo. La logica della performance e della gratificazione immediata, tipica del mondo digitale, si fonde con la brutalità del conflitto, riducendo il campo di battaglia a una griglia di bonus, classifiche e punteggi.