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Inizia la guerra legale contro Phica, Bernardini de Pace: “Sfideremo la giurisprudenza”

Un gruppo di avvocati sta raccogliendo le segnalazioni di donne le cui foto e video sono stati diffusi senza consenso su forum sessisti come Phica e “Mia Moglie”. L’iniziativa ha l’obiettivo di dare voce alle vittime e invita chiunque abbia subito abusi a partecipare alla causa.
A cura di Elisabetta Rosso
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Si apre un nuovo fronte legale contro i forum sessisti online. L’avvocata matrimonialista Annamaria Bernardini de Pace, insieme a un team di 12 legali, ha iniziato a raccogliere le denunce di donne vittime di molestie e ricatti su Phica, piattaforma che nelle ultime due settimane ha attirato l'attenzione mediatica per la diffusione di immagini esplicite di donne senza consenso. Finora sono arrivate alcune centinaia di segnalazioni, per lo più tramite associazioni di tutela dei diritti delle donne.

L’obiettivo del pool legale è duplice: intraprendere azioni penali contro gli autori dei contenuti e richieste civili di risarcimento verso le piattaforme che li ospitano. Bernardini de Pace ha spiegato all’Ansa che l’intento è “sfidare la giurisprudenza”, dando visibilità al fenomeno e mettendo pressione sui giudici. Per anni le segnalazioni delle singole donne sono state ignorate, ora "l'idea è quella di ‘violentare' la giurisprudenza, così come sono state violentate queste donne che hanno subito uno stupro di gruppo. Se riuniremo mille denunce forse i giudici si preoccuperanno di questo fenomeno", ha spiegato Bernardini de Pace.

Gli obiettivi del pool legale: azioni penali contro gli autori e responsabilità delle piattaforme

Il pool di avvocati prima verificherà i nomi delle segnalazioni, al momento, come ha spiegato Bernardini de Pace, sono un centinaio. La prima riunione si terrà martedì 2 settembre, "è il momento che le donne si rendano conto che bisogna approfittare di questa situazione per dare una botta educativa agli uomini oppure gli uomini ne usciranno molto rafforzati nelle loro convinzioni di poter restare impuniti e continuare a ricattare le donne, anche nel loro ruolo di mogli e madri. È il momento di dimostrare che esiste la sorellanza, dipende da noi oppure saremo destinate a perdere".

Bernardini de Pace ha precisato che non saranno richieste parcelle elevate: ogni contributo servirà soltanto a coprire le spese legali. Al momento, non sono ancora arrivate segnalazioni relative al gruppo Facebook “Mia Moglie”, ma il team continuerà a monitorare ogni piattaforma. Il pool auspica che un numero consistente di denunce possa finalmente far riflettere i giudici sull’ampiezza e la gravità del fenomeno. "Dobbiamo proporre una lettura nuova, adeguata ai social e alle piattaforme", ha sottolineato Bernardini de Pace. Finora, ha aggiunto, i giudici non hanno tenuto conto" delle denunce delle donne in casi simili. Se le riuniamo e gliene facciamo avere mille o più, forse si preoccuperanno".

Denunciare gli abusi online: il contatto diretto con l’avvocata per le segnalazioni

Chiunque voglia segnalare abusi o contribuire alla causa può contattare direttamente l’avvocata all’indirizzo email abdp@abdp.it. Il pool legale verificherà le segnalazioni e avvierà le azioni necessarie, con l’obiettivo di ottenere giustizia per le donne vittime di violenza digitale e responsabilizzare le piattaforme. "Non ci saranno alte parcelle da pagare, ma il minimo indispensabile per le spese legali e anche su questo fronte più saremo e meno costerà".

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