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Il prossimo obiettivo di Elon Musk è avere una rete mobile: cosa sappiamo sull’accordo tra Space X e EchoStar

SpaceX investirà 17 miliardi per acquisire licenze di spettro da EchoStar e lanciare il 5G satellitare con Starlink. L’intesa apre a servizi mobili globali e mette pressione sui colossi delle telecomunicazioni tradizionali.
A cura di Elisabetta Rosso
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Elon Musk ora vuole anche le telecomunicazioni. SpaceX ha annunciato l’acquisto di licenze per lo spettro wireless da EchoStar per circa 17 miliardi di dollari, una mossa destinata a rivoluzionare la rete satellitare e a lanciare servizi 5G direttamente ai telefoni cellulari. L’accordo non si limita alla semplice cessione di frequenze: gli utenti di Boost Mobile, il marchio di telefonia mobile di EchoStar, potranno accedere al servizio Starlink, portando la copertura satellitare in zone finora sprovviste di segnale.

In pratica, SpaceX mira a trasformare i satelliti Starlink in “torri cellulari nello spazio”, aumentando la capacità della rete di oltre 100 volte, grazie a satelliti di nuova generazione dotati di collegamenti laser. Secondo Gwynne Shotwell, presidente e COO di SpaceX, il progetto potrebbe “porre fine alle zone morte del segnale mobile in tutto il mondo” e garantire la connettività anche nelle aree più remote.

La scommessa di Musk per il futuro delle reti mobili

Il mercato ha reagito immediatamente. Sin dalle prime contrattazioni le azioni di EchoStar sono schizzate del 19%, mentre i titoli dei principali operatori statunitensi come AT&T, T-Mobile e Verizon hanno subito perdite tra il 2 e il 3%.

La mossa arriva in un momento di domanda record per i dati mobili: nel 2024 gli americani hanno consumato 132 trilioni di megabyte, un aumento del 35% rispetto all’anno precedente, secondo l’industria delle telecomunicazioni. SpaceX, dal 2020, ha lanciato oltre 8.000 satelliti Starlink, di questi 600 solo nel 2024 destinati alla rete diretta ai cellulari. La piena implementazione dei nuovi satelliti dipenderà dal razzo Starship.

Connettività senza confini: la nuova sfida di SpaceX

Lla transazione risolve anche questioni regolatorie. Nei mesi scorsi, la FCC aveva espresso dubbi sull’utilizzo dello spettro mobile da parte di EchoStar e sulla capacità dell’azienda di sviluppare reti 5G come previsto dalle licenze. L’accordo con SpaceX, insieme alla vendita di parte dello spettro ad AT&T per 23 miliardi di dollari, potrebbe mettere fine a queste incertezze.

Dopo l’operazione, EchoStar continuerà a gestire i propri servizi satellitari e di streaming, come Dish TV, Sling e Hughes, oltre al marchio Boost Mobile. SpaceX, invece, potrà offrire il servizio di Starlink direttamente ai telefoni cellulari, senza dipendere dalle reti tradizionali di operatori come T-Mobile, aprendo la strada a un nuovo modello di connettività globale.

Con questa mossa, Musk non punta solo a colmare il digital divide nelle aree rurali o isolate: l’obiettivo è costruire una rete satellitare globale che possa competere con i giganti della telefonia mobile. 

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