Il giorno in cui l’habeas corpus è sparito dal sito della Biblioteca del Congresso

Per alcune ore l’articolo 1, sezione 9 della Costituzione americana è scomparso dal sito ufficiale della Library of Congress. È il passaggio che garantisce il diritto all’habeas corpus, ossia la possibilità per ogni persona detenuta di chiedere a un giudice di verificare la legittimità della propria detenzione. Si tratta di un principio fondamentale dello stato di diritto, per impedire detenzioni arbitrarie da parte del potere esecutivo. La sua rimozione, seppur temporanea e digitale, non è passata inosservata.
L'habeas corpus infatti è stata oggetto di forti critiche e pressioni da parte del presidente Donald Trump e dei suoi più stretti collaboratori. Secondo fonti interne all’amministrazione, la cancellazione sarebbe stata causata da un “errore tecnico”. Tuttavia, la coincidenza ha sollevato sospetti tra i funzionari federali.
Perché l'habeas corpus è scomparso improvvisamente
La Library of Congress ha attribuito l’accaduto a un “errore tecnico”. In seguito alle segnalazioni, è stato inserito un avviso sul sito: “Il sito della Constitution Annotated sta riscontrando problemi tecnici. Stiamo lavorando per risolverli e ci scusiamo per l’inconveniente.” Poco dopo, un portavoce della Library of Congress ha confermato a Rolling Stone che il problema era stato risolto: “A causa di un errore tecnico, alcune sezioni dell’Articolo 1 sono state temporaneamente rimosse. Il problema è stato corretto e il testo è stato ripristinato.”
Alcuni dipendenti federali coinvolti nella gestione del sito hanno espresso riserve sulla spiegazione tecnica fornita. “Una strana coincidenza”, ha commentato in tono ironico un funzionario, parlando con Rolling Stone. A destare sospetti non è solo l'errore tecnico. Secondo diverse fonti, infatti, Trump starebbe cercando di aumentare la propria influenza politica anche sulla Library of Congress — un’istituzione formalmente indipendente, che fa capo al ramo legislativo e non a quello esecutivo.
Il caso habeas corpus: errore tecnico o strategia politica?
La Library of Congress non è l’ente custode ufficiale della Costituzione (ruolo che spetta agli Archivi Nazionali), ma rappresenta comunque una fonte autorevole e largamente consultata. Anche se la rimozione di un testo da una pagina web non ha alcun effetto legale, resta un fatto simbolicamente grave, in particolare in un momento in cui si discute apertamente della possibilità di limitare i diritti civili fondamentali.
Sebbene non ci siano prove concrete di una manomissione volontaria, il contesto politico alimenta sospetti. A maggio, Stephen Miller — vice capo dello staff della Casa Bianca — ha dichiarato pubblicamente che la sospensione dell’habeas corpus è “un’opzione concreta” da usare nell’ambito della lotta all’immigrazione irregolare:
“Il mandato di habeas corpus può essere sospeso in caso di invasione. È un’opzione che stiamo valutando attivamente.”
Non si tratta di un caso isolato. Anche Kristi Noem, segretaria alla Sicurezza Nazionale e alleata di Trump, ha recentemente rilasciato un’affermazione controversa, sostenendo che l’habeas corpus sarebbe “un diritto costituzionale che consente al presidente di espellere persone dal paese” — un’interpretazione completamente distorta del principio giuridico, che al contrario serve a tutelare i cittadini da espulsioni o detenzioni arbitrarie.