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Il campione di videogame che ha scelto il nome sbagliato: scoppia il caso Hitler

Il proplayer indiano col nickname “Hitler” trionfa al torneo nazionale con il Team Aryan per i campionati di PlayerUnknown’s Battlegrounds (PUBG). Un mix di nomi che ha innescato polemiche e critiche in tutto il mondo, soprattutto in vista dei Mondiali a Riyadh.
A cura di Lorena Rao
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Il vincitore della più importante competizione indiana di PUBG Mobile si chiama "Hitler". No, non è un nickname ironico, né un acronimo ambiguo: è proprio un riferimento al dittatore nazista Adolf Hitler. Il proplayer indiano fa parte del Team Aryan x TMG Gaming, una squadra che si è appena aggiudicata la Battlegrounds Mobile India Pro Series (BMPS) 2025, portandosi a casa un premio da circa 150.000 euro e guadagnando l’accesso diretto alla PUBG Mobile World Cup, che si terrà a Riyadh dal 25 luglio al 3 agosto. Montepremi: 3 milioni di dollari.

La combinazione tra il nickname del giocatore e il nome del team ha fatto inevitabilmente scoppiare il caso. L’accostamento tra “Hitler” e “Aryan” ha scatenato un’ondata di critiche internazionali, specie in vista di una competizione globale, trasmessa e seguita in tutto il mondo. Certo, il termine “Aryan” deriva dal sanscrito ārya e può significare “nobile” o “onorevole” nella cultura indiana, ma l’utilizzo combinato con il nickname "Hitler" resta fortemente problematico in una prospettiva mondiale.

Il problema dei Mondiali

L'opinione pubblica generale si aspetta che il giocatore sarà obbligato a cambiare nickname prima della World Cup. Le competizioni internazionali prevedono infatti regole severe sulla scelta degli alias, e non è raro che l’organizzazione chieda di modificarli per motivi legati all’immagine pubblica, alla trasmissione televisiva o alla sensibilità culturale. Se non altro per evitare che una finale mondiale venga giocata – e vinta – da qualcuno che sul tabellone si chiama “Hitler”. Al momento né il team né gli organizzatori hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sul caso. Ma le pressioni della community internazionale si fanno sentire, e l’impressione è che, a meno di una clamorosa svista, il nome non arriverà fino allo stage globale.

I nickname più assurdi negli esport

Non è la prima volta che un nickname genera polemiche nel mondo degli esport. Nel 2014, il proplayer Svenskeren fu sospeso per tre partite per aver usato il nome "TaipeiChingChong" su un server taiwanese. Nel 2023, un giocatore affiliato a FnaticTQ fu espulso dal team dopo che era emerso che giocava con l’account "Hitler199". Il proplayer indiano quindi non è il primo.

Nel tempo non sono mancati pseudonimi al limite del grottesco come "Dr. PeePee", "Balls" e addirittura "Rape", parola inglese per intendere lo stupro. Questi nickname li ha riportati il sito Kotaku e sono stati prontamente bannati o censurati nei tornei ufficiali. Tra chi cerca l'effetto shock, chi gioca sull’assurdo e chi semplicemente ignora il contesto storico e culturale, la scelta del nickname continua a far discutere, specialmente quando entra in gioco la rappresentanza a livello internazionale. E in un settore che punta sempre più al riconoscimento professionale, è chiaro che certi nomi non possono passare inosservati.

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