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Il blocco dei siti porno non sta funzionando: doveva partire oggi ma solo tre sono cambiati

Da oggi, 12 novembre, entra in vigore il nuovo sistema di verifica dell’età imposto dall’Agcom, che obbliga i 45 siti pornografici segnalati dall’Autorità a controllare l’età degli utenti prima di consentire l’accesso ai contenuti. Nel primo giorno di applicazione, però, la situazione appare quasi immutata: su 45 siti, solo due hanno attivato un sistema di age verification, mentre un terzo ha scelto di auto-sospendersi in attesa di chiarimenti. Un far west destinato a durare almeno fino all’arrivo dell’app certificata dallo Stato, attesa non prima della fine dell’anno.
A cura di Niccolò De Rosa
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Da oggi, 12 novembre, scattano le nuove regole che impediscono l'accesso libero ai 45 siti pornografici inseriti nella lista pubblicata lo scorso 31 ottobre dall'Agcom. L'obiettivo dichiarato è quello di tenere lontano i minori dai contenuti per adulti. Per questo l’Autorità garante per le comunicazioni ha imposto ai principali portali del settore di dotarsi di un sistema di verifica dell'età, in grado di certificare la maggiore età e, allo stesso tempo, tutelare la privacy degli utenti.

Nel primo giorno di entrata in vigore delle nuove regole, Fanpage.it ha controllato tutti i siti presenti nell'elenco Agcom, ma la situazione non sembra essere cambiata granché: solo tre siti su 45 si sono infatti adeguati alla nuova normativa.

Quali siti si sono messi in regola: c'è OnlyFans

Nella mattinata di mercoledì 12 novembre, la maggior parte dei portali segnalati da Agcopm resta raggiungibile come sempre. Basta cliccare sul banner iniziale che chiede di confermare la maggiore età per poter navigare liberamente tra i vari contenuti. Tre siti, invece, sembrano aver preso provvedimenti. Tra questi c'è OnlyFans, l'ormai celebre “sito blu” dove i creator e le creator hanno la possibilità di offrire contenuti personalizzati ai loro abbonati.

Già da qualche giorno il sito ha infatti adottato il sistema offerto da Yoti, app specializzata nei sistemi di verifica dell'età che si presenta come una soluzione "sicura e criptata". Anche Chaturbate, dove gli utenti possono chattare e videochiamare con altri uomini o donne che possono anche offrire contenuti esclusivi a pagamento.

Il sito per adulti Bang!, ha invece scelto di sospendere temporaneamente il servizio in Italia, spiegando in una nota che il nostro Paese "ha implementato uno dei più rigorosi sistemi di verifica dell'età nell'Unione Europea" e che "piuttosto che compromettere la privacy degli utenti, il sito ha preferito limitare l'accesso fino a quando non sarà pienamente conforme ai requisiti dell'Agcom.

Il messaggio del sito per adulti "Bang!" che comunica la temporanea sospensione del servizio
Il messaggio del sito per adulti "Bang!" che comunica la temporanea sospensione del servizio

Come funziona la verifica dell'età di Yoti

Provando a entrare su Onlyfans o Chaturbate, gli utenti si trovano ora di fronte a una nuova schermata che reindirizza al servizio di age verification fornito da Yoti. Questa piattaforma utilizza un sistema di codifica per proteggere i dati sensibili e pone l'utente davanti a due scelte:

  • Verificare l'età tramite l’'pp da scaricare sul proprio dispositivo (Yoti specifica che il documento d'identità digitale sarà protetto da codifica di sicurezza)
  • Confermare l'età scansionando il passaporto, la patente di guida o la carta di identità La stessa app fa sapere che in alcuni casi può essere richiesta anche una scansione del volto, utile a verificare la corrispondenza tra il viso dell’utente e la foto presente sul documento.
YOTI | La schermata per la conferma dell’età
YOTI | La schermata per la conferma dell’età

Secondo la società, l'intero processo avviene in modo cifrato e i dati non vengono condivisi con terze parti, elemento fondamentale per rispettare le norme imposte da Agcom.

Come funziona la verifica dell'età

Il principio alla base del nuovo sistema è quello del doppio anonimato. L'utente non fornisce mai direttamente i propri dati personali al sito pornografico, ma genera un token – un codice numerico anonimo e monouso – tramite una piattaforma esterna che certifica solo la maggiore età.

In questo modo, chi effettua la verifica (la piattaforma terza) non conosce la destinazione della richiesta, mentre il sito riceve unicamente la conferma che la persona che tenta l'accesso è maggiorenne. Nessuna informazione anagrafica o identificativa viene trasmessa. Il codice, simile ai sistemi di autenticazione usati per i pagamenti online, funziona come una chiave temporanea che consente di accedere ai contenuti per adulti per un tempo limitato.

I prossimi passi

La transizione verso l'age verification sembra dunque essere ancora in alto mare e serviranno settimane per capire quanto efficacemente i siti si adegueranno alle nuove regole. Molto passerà probabilmente dall'adozione dell'app nazionale certificata che Agcom sta mettendo a punto insieme a PagoPA, al Dipartimento per la trasformazione digitale e alla Zecca dello Stato. Come però  fatto trapelare dalla stessa Agcom, molto probabilmente questo nuovo strumento non sarà pronto prima della fine dell'anno.

Si può dunque ipotizzare che almeno fino a quel momento i nodi tecnici e giuridici legati all’attuazione del sistema rimarranno insoluti. Nel frattempo, come dimostrano i primi casi, il settore dell'intrattenimento per adulti si muove in ordine sparso tra chi sceglie di conformarsi, chi sospende l'accesso e chi, almeno per ora, ignora le nuove prescrizioni.

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