I nodi di Chiara Ferragni vengono al pettine: quanti milioni ha perso con la liquidazione

Il danno provocato dal Caso Balocco alle aziende di Chiara Ferragni è ancora da calcolare. Negli ultimi 18 mesi Ferragni ha diradato la sua presenza agli eventi pubblici, ha chiuso molte delle collaborazioni attivate con i brand e ha sbarrato le porte dei suoi negozi a Roma e Milano. Non è facile quantificare le perdite registrate. Ma qualche dato sta cominciando a emergere.
L’ultimo è quello riportato da Radiocor, l’agenzia stampa del gruppo Sole 24 Ore. Radiocor ha visto i documenti sulla liquidazione di Fenice Retail Srl, la società controllata da Fenice Srl che si occupava delle operazioni di rivendere i prodotti con il marchio Chiara Ferragni Brand. In due anni, dal 2023 al 2024, Fenice Retail Srl ha perso 1, 2 milioni di euro.
Nello specifico, sempre secondo le informazioni riportate da Radicor, nel 2023 Fenice Retail Srl avrebbe registrato una perdita vicina ai 530.000 euro. Nel 2024 invece sarebbe arrivata a 684.000 euro. Chiariamo solo un punto. Fenice Retail Srl è solo un satellite della costellazione di aziende gestite da Chiara Ferragni. La sua liquidazione non è a fine della sua carriera da imprenditrice. La vera partita si giocherà sul rilancio di Fenice Srl, la sua ammiraglia.
La partita delle quote di Fenice Srl
Fenice Srl è la società al centro delle operazioni di Chiara Ferragni. È da qui che viene gestito il suo brand, usato sia per lanciare prodotti che per fare collaborazioni con altri marchi. Fino all’inizio del 2025 le quote di Fenice Srl erano divise tra tre soci: Chiara Ferragni, Paolo Barletta e Pasquale Morgese.
Negli ultimi mesi Ferragni ha avviato il rilancio di Fenice Srl, con due mosse. Prima un aumento di capitale da 6,4 milioni di euro e poi con l’acquisto della maggioranza delle quote. Chiara Ferragni è passata dal 32,5% al 99%. Ha acquisito tutte le quote di Paolo Barletta e quasi tutte quelle di Pasquale Morgese.