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Gli scenaggiatori di Spider-Man svelano cosa serve per far rinascere un eroe

In occasione del lancio di Marvel’s Spider-Man 2, Fanpage.it ha intervistato Ben Arfmann e Brittney Morris, Narrative Director e Advanced Writer di Insomniac Games. In pratica sono gli sceneggiatori che hanno donato questa nuova vita a Spider-Man.
Intervista a Ben Arfmann e Brittney Morris
Narrative Director e Advanced Writer di Insomniac Games
A cura di Lorena Rao
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Quando si parla di videogiochi, l'attenzione va alla giocabilità e alle meccaniche ludiche, mettendo in secondo piano componenti tipiche di altri media, come quella narrativa. In realtà la situazione è molto più complessa: il videogioco è un medium multimediale, che accorpa linguaggi di altre espressioni mediali e artistiche (letteratura, musica, cinema, televisione, fumetto e teatro), per dare profondità a un'esperienza interattiva. Il recente Marvel's Spider-Man 2, che il 20 ottobre debutta su PlayStation 5, è un esempio perfetto per capire questo concetto.

Il gioco sviluppato da Insomniac Games in esclusiva Sony prende come riferimento i fumetti e i film dedicati all'Uomo Ragno, ma se ne distacca in modo originale, raccontando una storia inedita che vede al centro Peter Parker e Miles Morales contro i Cacciatori di Kraven. Noi di Fanpage.it abbiamo intervistato Ben Arfmann e Brittney Morris, rispettivamente Narrative Director e Advanced Writer di Insomniac Games, in pratica gli sceneggiatori di Marvel's Spider-Man 2.

Il gioco ha due protagonisti. Come avete fatto a gestirli nella storia?

Brittney Morris: Per noi era davvero importante dare ai protagonisti lo stesso tempo sullo schermo e mostrare ciò che incontrano nel corso della storia. Da una parte abbiamo Pete, che deve gestire un caro amico che ritorna nella sua vita e porta con sé ogni sorta di caos. E poi c'è Miles che, sapete, è in conflitto all'inizio della nostra storia su come procedere dopo il liceo, su come affrontare la scrittura del suo saggio universitario senza sapere veramente cosa metterci dentro, e rivolgendosi domande come "chi sono io come Spider-Man e come Miles?". È stata un'esperienza davvero interessante scrivere una storia in cui la relazione tra i nostri due Uomini Ragno cambia. Quindi sì, la storia parla sicuramente di entrambi, della loro lotta e di come si evolve la loro relazione, dato che Pete gioca il ruolo di mentore e Miles di apprendista.

Ben Arfmann: Penso che a Insomniac ci piaccia essere ambiziosi, quindi l'idea di raccontare una storia e costruire un gioco attorno a due Uomini Ragno ci è sembrata molto audace. Ma come capire come farlo, come bilanciarli? Quali sono le loro sfide? Come dice Brittney, penso che questo sia ciò che ha reso questo progetto così divertente e speciale su cui lavorare.

MARVEL'S SPIDER-MAN 2 | Peter e Miles operano in maniera sinergica e non separata
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Ci sono anche molti personaggi secondari, come la mamma di Miles o MJ. Spesso il loro ruolo si muove oltre i confini dei fumetti, come sono stati costruiti?

Brittney Morris: I videogiochi, come sapete, sono davvero unici perché sono tra i media più coinvolgenti. È l'unico in cui i giocatori sono un altro narratore: non siamo solo noi sceneggiatori a scrivere la storia, ma è anche il giocatore a dare forma allo svolgimento del gioco. Per esempio, mi sono occupata io della missione giocabile di Hayley [l'amica sorda di Miles]. Per noi era davvero importante dare un'idea di come lei vede il mondo, dare ai nostri giocatori un'esperienza unica in tal senso. Abbiamo quindi apportato delle modifiche audio in modo che fossero più in linea con ciò che Hayley potrebbe sentire. Ci sono anche le emoji sopra la sua testa, create appositamente per il suo personaggio. Insomma, siamo stati in grado di creare un'esperienza davvero unica e divertente, e spero che chi giocherà a quella missione secondaria riesca a riconoscersi.

Ben Arfmann: Sì, Brittney lo ha spiegato molto bene. Penso che il vantaggio dei videogiochi sia che puoi immedesimarti in questi personaggi, come nei film e in tv. In quei casi però vedi qualcuno vivere un'esperienza emotiva e provi empatia per lui. Nei videogiochi invece puoi diventare quel personaggio. Quindi è davvero divertente sapere di avere la possibilità di abbracciare diverse tipologie di personaggi che il giocatore può incarnare.

MARVEL'S SPIDER-MAN 2 | Il racconto del gioco coinvolge anche i personaggi secondari
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Sia Peter che Miles non sono eroi alle prime armi, cosa che abbiamo visto nei film e nei fumetti. Come mai questa scelta?

Ben Arfmann: Abbiamo letto ogni fumetto dell'Uomo Ragno, abbiamo visto ogni film e giocato a ogni gioco, e in tutti questi casi i primi anni di vita di Peter Parker sono stati molto rappresentati. Ma qui l'esperienza è più matura. È stato interessante per i fan esplorare nuovi territori, ma soprattutto in questo gioco, volevamo davvero che fosse una storia su due Spider-Man, su due persone che operano allo stesso livello come partner. Quindi era davvero importante per noi iniziare il gioco da un punto in cui entrambi sono estremamente bravi in ​​quello che fanno. Tra loro c'è un rapporto davvero forte, messo in pericolo dai cattivi, il che ci permette di vedere come Peter e Miles si supportano e si scontrano a vicenda. È qui che ottieniamo tutto il dramma e il pathos del gioco.

Brittney Morris: Non potrei essere più d'accordo. Con questo gioco abbiamo in un certo senso stabilito l'oggetto immobile nella loro relazione. E poi ci siamo concentrati sulla forza inarrestabile che caratterizza tutti i cattivi che abbiamo introdotto.

Non si può parlare di Spider-Man senza New York City. La città è a tutti gli effetti una protagonista parallela del gioco. Come siete riusciti a ricrearla?

Brittney Morris: Ci siamo davvero assicurati di tenere a mente cos'è New York e cosa significa per le persone. Penso che abbia assunto un carattere proprio perché Miles e Peter parlano di New York come se fosse un'entità viva, che respira, ha bisogno di loro e soprattutto cambia man mano che la storia avanza. Insomma, New York ha una propria personalità, a sua volta legata ai due Spider-Man. Mentre ti muovi per la città ci sono poi i dialoghi dei pedoni, i podcast della città, i diversi quartieri (qui abbiamo aggiunto Brooklyn e il Queens), così ti sembra di vivere e respirare l'essenza di New York.

Ben Arfmann: Aggiungo che una delle mie cose preferite legate a New York sono le foto collezionabili per Robbie Robertson. Perché sì, New York è un posto così diverso e strano con ogni tipo di essere umano, che fa ogni tipo di cosa. È davvero divertente avere meccaniche e contenuti open world che riguardano solo l'esplorazione della città e la possibilità di assistere a piccoli momenti di vita.

MARVEL'S SPIDER-MAN 2 | Time Square nel gioco
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