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Cosa sono le armi basate sui nuovi principi della fisica di cui parla Putin

La Russia vuole espandere l’uso di tecnologie digitali avanzate, armi genetiche, e radiologiche per contrastare i Paesi Occidentali. Già nel 2015 aveva annunciato un’arma accecante: Rook, capace di creare un’interferenza luminosa disabilitante.
A cura di Elisabetta Rosso
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"Stiamo sviluppando armi utilizzando nuovi principi fisici”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro del Forum economico orientale (EEF) a Vladivostok. “Se si guarda alla sfera della sicurezza, i nuovi principi fisici delle armi garantiranno la sicurezza di qualsiasi Paese in un futuro prossimo. Lo comprendiamo molto bene e ci stiamo lavorando". Arriva subito dopo il comunicato della TASS, l'agenzia di stampa statale russa, spiega che le armi basate su nuovi principi fisici implicano l'uso di nuove tecnologie e principi di azione come laser, ultrasuoni, e radiofrequenze.

L'Enciclopedia del Ministero della Difesa russo ha classificato le nuove armi sviluppate nel 21° secolo in sei categorie: armi a energia diretta (per esempio gli infrasuoni, i laser, e le armi ad altissima frequenza), armi elettromagnetiche, armi geofisiche (climatiche, ambientali e sismiche), armi genetiche, armi non letali, e armi radiologiche. Nel 1976, il Dipartimento di Stato americano ha definito le armi basate su nuovi principi fisici come strumenti che sfruttano "principi d'azione qualitativamente innovativi". Per esempio le armi a infrasuoni, che possono essere utilizzate per danneggiare gli organi interni, o quelle radiologiche per influire sul sangue e il plasma.

Non è la prima volta. Il presidente russo aveva già fatto una dichiarazione simile a febbraio 2022: "In Russia è stata realizzata un’arma che non ha eguali al mondo." Aveva poi aggiunto: “Continueremo a sviluppare sistemi d’arma promettenti, compresi quelli basati su nuovi principi fisici. L'obiettivo è di espandere l’uso di tecnologie digitali avanzate ed elementi di intelligenza artificiale". Anche Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, a dicembre 2022 aveva annunciato su Telegram: “La Russia sta incrementando la produzione delle sue armi più potenti basate su nuovi principi fisici per contrastare i Paesi occidentali“.

Le armi basate su nuovi principi fisici già sviluppate dalla Russia

Già nel 2015 la Russia aveva annunciato un’arma accecante, Rook, capace di creare un’interferenza luminosa da utilizzare contro le apparecchiature per la visione notturna. Utilizzano le regioni ultraviolette, infrarosse e visibili dello spettro è in grado di modificare la larghezza e la direzione del raggio per colpire oggetti specifici. A ottobre 2016, invece, è stata testata nel Paese una nuova arma che utilizza l'energia per neutralizzare le apparecchiature di bordo degli aerei, i droni e le armi di precisione. È iniziata così un'escaltation, nel 2018 infatti la Russa ha presentato Peresvet, un’arma laser accecante anti-satellite con una portata di 1.500 km, un anno dopo è arrivato Filin 5P-42, un sistema di disturbo ottico non letale basato sulla luce con una portata fino a 5 chilometri. Nel 2021 la Russia ha annunciato la stazione di accecamento per interferenze visivo-ottiche Lyutik-N. 

L'offerta di Putin

Non solo per la Russia, ad agosto infatti Putin ha dichiarato: "Offriamo ai nostri partner un'ampia selezione di armi avanzate praticamente di tutti i tipi, compresi sistemi di controllo e ricognizione all'avanguardia, armi ad alta precisione e robotica". Ha poi aggiunto che i droni sono una priorità per la Russia: “Al giorno d’oggi quest’area viene sviluppata attivamente sia nel settore militare che in quello civile. In realtà, si tratta della creazione di un nuovo settore industriale indipendente, ad alta intensità di ricerca e ad alta tecnologia”.

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