Cosa sappiamo su Manus, il nuovo progetto di Meta per creare Agenti IA autonomi

Un colpo di scena chiude il 2025 con uno dei più significativi investimenti nel campo dell’intelligenza artificiale. Meta, casa madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato l’acquisizione della startup di AI Manus per oltre 2 miliardi di dollari.
Fondata nel 2025 da Butterfly Effect Technology, Manus è una società con radici cinesi ma con sede operativa a Singapore, specializzata nello sviluppo di agenti di intelligenza artificiale autonomi. Questi sistemi non si limitano a generare risposte testuali, ma sono in grado di eseguire compiti complessi come analisi di curriculum, ricerche di mercato, generazione di siti web, codifica di software e analisi di portafogli finanziari con un livello di autonomia paragonabile, secondo alcuni, ai più sofisticati agenti al mondo.
La mossa segna un cambio di passo nella strategia di Mark Zuckerberg: dopo anni di investimenti massicci in infrastrutture e ricerca, Meta punta ora a trasformare l’intelligenza artificiale in prodotti monetizzabili e sostenibili dal punto di vista commerciale.
Un “general purpose agent” che ha conquistato il mercato
Secondo i dati presentati dalla stessa startup, Manus ha raggiunto un fatturato ricorrente annuo (ARR) superiore a 100 milioni di dollari in meno di otto mesi dal lancio, un traguardo che poche startup di AI possono vantare.
Nei primi mesi del 2025 Manus ha attirato l’attenzione degli investitori: ad aprile un round da 75 milioni di dollari guidato da Benchmark ha portato la valutazione della società a circa 500 milioni di dollari, con l’ingresso del general partner Chetan Puttagunta nel consiglio di amministrazione. Investitori di spicco come Tencent, ZhenFund e HSG (ex Sequoia China) avevano già partecipato a un precedente round da 10 milioni.
La startup ha inoltre fatto parlare di sé fin dal lancio, grazie a una demo virale che mostrava il suo agente AI capace di affrontare task quotidiani “umani” senza supervisione costante, spingendo molti osservatori a considerarla uno degli esempi più avanzati di AI agentica (agentic AI).
Il prezzo della promessa: oltre 2 miliardi di dollari
Meta non ha divulgato ufficialmente i termini economici dell’acquisizione, ma, secondo il Wall Street Journal il valore è superiore ai 2 miliardi di dollari, cifra che rispecchia la valutazione che Manus stessa stava cercando di ottenere nel suo prossimo round di finanziamento.
Per Meta, questa operazione assume un significato strategico: dopo anni di spesa massiccia in hardware, data center e modelli di IA (con cifre stimate tra i 70 e i 72 miliardi di dollari, se consideriamo solo il 2025), Zuckerberg riesce finalmente ad acquisire un prodotto già redditizio, con milioni di utenti e una base di abbonati consolidata.
Come verrà integrata la tecnologia Manus
Meta ha dichiarato che Manus continuerà a operare come servizio indipendente, mantenendo il proprio marchio e la propria struttura commerciale. Al contempo, gli agenti di IA sviluppati dalla startup verranno integrati gradualmente all’interno dei prodotti di Meta, tra questi, il chatbot Meta AI e le piattaforme social esistenti, con l’obiettivo di potenziare sia l’esperienza consumer sia le soluzioni rivolte alle imprese.
Le origini cinesi e le preoccupazioni geopolitiche
Un aspetto che ha attirato l’attenzione dei media e dei regolatori è la storia internazionale di Manus. La società madre è stata fondata a Pechino nel 2022 e solo a metà del 2025 ha spostato il proprio quartier generale a Singapore, in parte per accedere a mercati globali e mitigare le crescenti tensioni tecnologiche tra Stati Uniti e Cina.
Negli Stati Uniti alcuni esponenti politici avevano espresso preoccupazioni su investimenti americani in società con legami cinesi, inclusa la partecipazione di Benchmark nel primo round di finanziamento. Tuttavia, Meta ha assicurato che tutti i legami finanziari con investitori cinesi verranno completamente eliminati, e che Manus interromperà ogni attività in Cina dopo la chiusura dell’acquisizione.
Un nuovo capitolo per Meta nel 2026
Con l’acquisizione di Manus, Meta non solo accresce il proprio arsenale tecnologico nell’IA, ma tenta anche di collegare ingenti investimenti in infrastrutture a opportunità di ricavo tangibili. Nel prossimo anno, mentre la competizione con giganti come Google, Microsoft e OpenAI si intensifica, la sfida sarà trasformare questa tecnologia in valore reale per utenti e aziende.
Zuckerberg ha fatto dell’IA la base del futuro di Meta, con Manus, l’azienda potrebbe aver finalmente trovato un primo motore commerciale in grado di trasformare quella visione in realtà.