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Cosa cambia per i videogiochi di Bungie con l’acquisizione da parte di Sony

I titoli di Bungie resteranno multipiattaforma. Non diventeranno quindi esclusiva PlayStation. E allora qual è la ragione che ha spinto Sony a fare un’acquisizione del genere?
A cura di Lorena Rao
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Oramai quasi ogni settimana il settore videoludico viene scosso da acquisizioni di rilievo. A inizio gennaio 2022, Take-Two (GTA, BioShock, NBK) annuncia di voler acquisire Zynga, lo studio di FarmVille, per 12,8 miliardi di dollari. Pochi giorni dopo è la volta di Microsoft, con l'acquisizione di Activision Blizzard King per 68,7 miliardi di dollari, la più grande nella storia dei videogiochi. Infine, anche Sony ieri ha fatto a sorpresa la sua mossa: ha acquisito Bungie, il team dietro Destiny e i primi capitoli di Halo, per un valore di 3,6 miliardi di dollari.

"In SIE [Sony Interactive Entertainment], abbiamo trovato un partner che ci supporta incondizionatamente in tutto ciò che siamo e che vuole accelerare la nostra visione per creare intrattenimento intergenerazionale, il tutto preservando l'indipendenza creativa che batte nel cuore di Bungie", scrive in un post il CEO della software house, Pete Parsons. “Come noi, SIE crede che i mondi di gioco siano solo l'inizio di ciò che le nostre IP possano diventare. Insieme, condividiamo il sogno di creare e promuovere franchise iconici che uniscono amici in tutto il mondo, famiglie di generazioni diverse e fan su più piattaforme e mezzi di intrattenimento".

La frase finale di Parsons è particolarmente importante, perché conferma che i titoli di Bungie resteranno multipiattaforma. Non diventeranno quindi esclusiva PlayStation. E allora qual è la ragione che ha spinto Sony a fare un'acquisizione del genere? "L'esperienza di livello mondiale di Bungie nello sviluppo multipiattaforma e nei servizi di gioco ci aiuterà a realizzare la nostra visione di espandere PlayStation a centinaia di milioni di giocatori", afferma Jim Ryan, presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment.

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Anche Hermen Hulst, capo dei PlayStation Studios, ha ribadito l'interesse di Sony a collaborare con Bungie per acquisire competenze tecniche e accrescere la propria presenza nel panorama multiplayer online. "Siamo entusiasti di fare piani per condividere abilità e competenze e per sbloccare il potenziale nell'avere le menti brillanti di Bungie sotto il tetto di PlayStation", afferma in merito Hulst. Una mossa volta ad estendere l'esperienza classica PlayStation, che di norma prevede esclusive di stampo open world, con visuale in terza persona e con una forte componente narrativa. Basta dare uno sguardo alle esclusive PlayStation 4: Horizon Zero Dawn, God of War, Death Stranding, The Last of Us Parte II e così via.

Bungie continuerà dunque a lavorare in maniera indipendente ma al contempo siederà accanto agli sviluppatori e alle sviluppatrici di PlayStation Studios. Ciò vuol dire che il titolo di punta di Bungie, Destiny 2, resterà multipiattaforma, continuerà a supportare il crossplay e futuri aggiornamenti, pacchetti e contenuti aggiuntivi non verranno alterati dall'acquisizione da parte di Sony. Lo afferma Bungie in una sezione di FAQ dedicata alla community del noto sparatutto a tema Sci-Fi.

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