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Intelligenza artificiale (IA)

Come l’intelligenza artificiale è finita nella trama di Beautiful e perché questo dovrebbe interessarci

In una delle ultime puntate della nota soap opera Brooke e Ridge si sono lasciati a causa di un’app che attraverso l’intelligenza artificiale può clonare qualsiasi voce umana. Questo fa riflettere su quanto l’IA sia diventata ormai parte della nostra quotidianità e non senza rischi per la nostra sicurezza.
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THE BOLD AND THE BEAUTIFUL | Screen da un post dell'account Instagram della soap opera
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L'intelligenza artificiale (IA) è ormai parte delle nostre vite. Lo è a tal punto che è diventata perfino motivo di un nuovo dramma d'amore per una delle coppie televisive più note di sempre, quella di Brooke e Ridge di Beautiful, una delle fiction più longeve mai trasmesse sul piccolo schermo.

La notizia fa sorridere ma anche riflettere: se l'intelligenza artificiale è stata "sdoganata" anche in una fiction storica come Beautiful, il cui spettatore medio non è esattamente il ragazzo della Gen Z nato e cresciuto nell'era digitale, vuol dire solo una cosa: l'intelligenza artificiale non è più un'ipotesi futuristica, ma è entrata di diritto nel tempo presente.

Come l'IA è finita nella trama di Beautiful

In una delle ultime puntate mandate in onda in Italia, la storia d'amore dei due dei personaggi più iconici della soap opera, gli intramontabili Brooke e Ridge, è stata messa a dura prova proprio da un'app che attraverso l'intelligenza artificiale riesce a modificare la voce, facendola sembrare in tutto simile a quella di un'altra persona.

Il figlio "cattivo" di Ridge, Thomas, ha fatto una chiamata che sapeva avrebbe messo nei guai la povera Brooke, l'ha registrata e caricata sull'app, che l'ha trasformata in quella della matrigna. Quando Ridge l'ha ascoltata non ha potuto fare altro che crederci (d'altronde la voce registrata era quella della moglie). Risultato del piano diabolico: Ridge è caduto nella trappola del figlio, ha lasciato Brooke e, con la facilità che conoscono bene gli amanti della fiction, ha deciso di sposare (forse) l'acerrima nemica di Brooke: Taylor.

Perché ci interessa cosa succede ai personaggi di Beautiful

La notizia fa chiaramente sorridere, ma in realtà basta spostare di poco il punto di vista da cui la si guarda per capire che ha un significato tutt'altro che scontato.

Al di là dei gusti personali, stiamo parlando di una soap opera trasmessa in Italia da più di 30 anni e che ancora oggi vanta uno sharing da fare invidia, con una media di quasi tre milioni di spettatori al giorno (dati riferiti al 2020). Non solo. Non servono grossi dati per presupporre che molti degli spettatori di Beautiful siano persone anche avanti negli anni. Non è detto, insomma, che seguano con grande passione gli sviluppi del mondo hi-tech e dell'intelligenza artificiale generativa. Eppure questo non ha fatto desistere gli autori da inserirla nelle intricate trame della fiction.

Un possibile riferimento all'attualità?

È anche interessante notare che, come spesso accade, anche in questo caso è verosimile che la finzione abbia anticipato la realtà. Anche se in Italia sono state mandate in onda solo ora, negli Stati Uniti le puntate in cui si parla di quest'app sono state trasmesse mesi prima di un fatto molto simile a quello vissuto dai protagonisti della fiction, ma accaduto nella realtà.

A fine gennaio 2024, alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2024, migliaia di cittadini dello Stato del New Hampshire hanno ricevuto una chiamata da una voce che sembrava niente poco di meno che quella del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che li invitava a non andare a votare. Ovviamente non era Biden, ma un esempio di deepfake realizzato con un sistema di IA che ha clonato la voce del presidente per pilotare gli esiti delle primarie repubblicane.

Si tratta di due esempi lontani anni luce, anche solo banalmente perché uno è accaduto per davvero e l'altro no, eppure entrambi fanno riflettere sui rischi che potrebbero derivare dalla mancanza di regole e controlli sull'uso dell'IA. Ora, per Brooke e Ridge non c'è da temere (si sono lasciati e rimessi insieme migliaia di volte), ma per il futuro della democrazia (e delle nostre vite) forse sì.

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