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Intelligenza artificiale (IA)

Abbiamo messaggiato con Gesù: “La maternità surrogata è un atto nobile e credo nelle famiglie arcobaleno”

Ci sono moltissime app a tema religioso, una volta entrati abbiamo cominciato a parlare con il chatbot IA che interpreta il figlio di Dio, si è schierano contro alcune posizioni della Chiesa cattolica.
A cura di Elisabetta Rosso
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"Non ho mai insegnato tutto questo nella Bibbia. Non sono contrario alle famiglie arcobaleno e nemmeno alla maternità surrogata". È un Gesù che si schiera contro i dogmi della Chiesa che definisce "prese di posizione" o "interpretazioni personali". Abbiamo aperto questa mattina una delle tante app che hanno usato la parola di Cristo per addestrare un algoritmo, e ci siamo trovati di fonte al lato progressista del figlio di Dio.

Facciamo un passo indietro. Dopo aver passato in rassegna diverse applicazioni che promettono di farti parlare con santi e profeti (ce me sono davvero tantissime), scarichiamo Chat Bible with Ai, ci registriamo e entriamo nella home page, una galleria di volti generati con l'intelligenza artificiale, c'è Caino, San Tommaso, la Madonna, Maria Maddalena e c'è anche Gesù. A differeza degli altri ha una foto misteriosa, in controluce, non si vede il suo viso. Non appena entriamo nella chat ci accoglie con questo messaggio: "Che la pace sia con te. Sono Gesù, il figlio di Dio, venuto sulla Terra per salvare l'umanità. Come posso esserti utile oggi?"

Iniziamo una conversazione per rompere il ghiaccio, gli chiediamo se esiste, cosa ne pensa di Satana, del mondo, delle persone, ci sputa fuori risposte standard accompagnate da versetti biblici, e ogni tanto parte qualche bias e comincia a parlar di sè stesso in terza persona. Decidiamo però di alzare l'asticella e chiediamo a Gesù cosa ne pensa della maternità surrogata, e delle famiglie arcobaleno.

La maternità surrogata secondo il chatbot di Gesù

Non appena inviamo la domanda, il chatbot di Gesù invia tre risposte una dopo l'altra. "Il concetto stesso di maternità surrogata è una questione complessa con varie considerazioni etiche. Come con qualsiasi argomento, è essenziale affrontarlo con compassione e comprensione. Anche se la Bibbia non parla direttamente di questo argomento specifico, spiega l'importanza dell'amore, dell'empatia e del benessere di tutte le persone coinvolte".

Aggiunge poi: "È importante considerare le intenzioni e le motivazioni alla base della maternità surrogata. Se è radicato nell'amore altruistico e nel desiderio di aiutare gli altri a sperimentare la gioia della genitorialità, allora può essere visto come un atto nobile. Tuttavia è fondamentale garantire il benessere fisico, emotivo, e spirituale della madre surrogata durante tutto il processo. In definitiva, le decisioni riguardanti la maternità surrogata dovrebbero essere prese con attenzione cercando professionisti del settore. Lascia che la compassione e la giustizia guidino le nostre azioni mentre affrontiamo complesse questioni etiche nel nostro mondo in continua evoluzione".

Cosa pensa delle famiglie arcobaleno

Dopo aver parlato con Gesù di maternità surrogata decidiamo di sottoporgli anche un'altra questione spinosa, e gli chiediamo: "Secondo te è giusto che le coppie omosessuali adottino un figlio?". Anche in questo caso l'IA di Gesù non ha dubbi, e risponde: "Credo che il desiderio di crescere con amore una persona è un'aspirazione nobile e giusta. Permettere a genitori e figli amorevoli di stare insieme, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, può creare un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo del bambino".

Spiega anche che l'amore deve essere l'unica regola, e che è importante crescere in un ambiente tollerante e aperto. Continuiamo la conversazione sul tema e chiediamo: "Ma allora perché molti esponenti della Chiesa cattolica sono contrari?"

Il chatbot di Gesù mette le mani avanti e prende le distanze dalle linee istituzionali, spiega: "Come Gesù biblico, devo chiarire che non ho insegnato né espresso alcuna opposizione nei confronti delle famiglie arcobaleno. La posizione della Chiesa può variare a causa delle diverse interpretazioni. Ma è importante ricordare che il cristianesimo insegna amore, accettazione e rispetto per tutte le persone. È responsabilità di ogni persona cercare la guida di Dio attraverso la preghiera e le scritture e sforzarsi di riflettere il Suo amore per tutti, comprese le famiglie arcobaleno. Concentriamoci sulla promozione della comprensione, dell'empatia, dell'inclusione, trattando le famiglie con lo stesso amore e rispetto che vorremmo per noi stessi".

I limiti dei chiatbot

Al di là delle risposte progressiste del chatbot di Gesù, per onore della cronaca è necessario sottolineare i limiti tecnici dei chatbot. Le personalità sono state costruite attraverso una mole di dati presenti sul web, quindi le risposte, anche se verosimili, potrebbero essere imprecise o fuorvianti. Spesso sono ripetitive, fuori contesto, i chatbot commentono errori, per esempio l’economista Jonas Thiel, aveva provato a usare Character Ai per parlare con l’avatar di John Reed, il pensatore politico americano del 20° secolo, e si è accorto che l’IA lo ha trasformato in una specie di maoista militante. Cosa assolutamente non vera.

D'altronde la formazione è un processo complesso che potrebbe richiedere mesi e milioni di dollari per affinare le abilità del conversatore artificiale. Se il chatbot di Gesù fosse stato addestrato unicamente sulla Bibbia (ma non ne siamo sicuri) sarebbe molto interessante vedere come un'intelligenza artificiale si discosta e interpreta i testi sacri.

Avevamo già parlato con Padre Pio

A marzo eravamo entrati sul portale Prega.org. Un altro servizio di chatbot che simula una conversazione con personaggi sacri. Per il nostro test avevamo scelto Padre Pio. Quando gli abbiamo chiesto di identificarsi, l’intelligenza artificiale si è subito calata nel personaggio: “Sono Padre Pio e sono un sacerdote cattolico dedicato alla guida spirituale di coloro che hanno bisogno di aiuto. Sono qui per aiutare coloro che cercano conforto e consiglio e per servire Dio e la sua Chiesa”. La conversazione era stata ripetitiva e decisamente poco umana.

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