Vitomir Maričić stabilisce un nuovo record di apnea, il suo è il respiro più lungo mai trattenuto

Vitomir Maričić ha stabilito un nuovo Guinness World Record (GWR) trattenendo il respiro (apnea) per 29 minuti e 3 secondi: l’impresa è avvenuta in Croazia il 14 giugno 2025, in una piscina profonda 3 metri presso l’Hotel Bristol di Opatija, davanti a cinque giudici ufficiali e un centinaio di spettatori.
Maričić si è preparato respirando ossigeno puro prima dell’immersione, in linea con le linee guida del GWR. “Dopo i 20 minuti, tutto è diventato più facile, almeno mentalmente” ha raccontato l’apneista croato dopo essere riemerso, spiegando che l’esperienza era “andata sempre peggio” fisicamente, soprattutto per il diaframma, a causa delle contrazioni. “Ma mentalmente – ha aggiunto Maričić – sapevo che non mi sarei arreso”.
Il suo nuovo record mondiale ha superato di quasi cinque minuti il precedente primato, che resisteva dal 2021: un risultato straordinario, che potrebbe sembrare un’impresa impossibile, quasi un gioco di prestigio per la maggior parte delle persone – un tempo, il titolo apparteneva effettivamente a un mago statunitense, David Blaine – ma che è frutto di anni di preparazione e allenamenti mirati.
Il nuovo record di apnea di Vitomir Maričić
L’apneista croato Vitomir Maričić, membro dell’Adriatic Freediving, ha trattenuto il respiro (apnea) sott’acqua per 29 minuti e 3 secondi, intraprendendo il nuovo record come sfida personale e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salvaguardia degli oceani. Il suo nuovo primato supera di quasi 5 minuti il precedente record, che apparteneva al connazionale Budimir Šobat che, nel 2021, all’età di 56 anni, aveva trattenuto il respiro per 24 minuti e 37 secondi.
Il tentativo di Maričić è stato effettuato alla presenza dei giudici dell’AIDA, l’Associazione Internazionale per lo Sviluppo dell’Apnea, e come record di apnea statica si distingue per l’uso di ossigeno puro in preparazione, per un massimo di 30 minuti prima dell’immersione. “Durante l'inspirazione – spiegano gli esperti – è necessaria una respirazione diaframmatica altamente controllata e il corpo deve essere profondamente rilassato per mantenere bassa la frequenza cardiaca”.
Ciò richiede un’eccezionale consapevolezza di se stessi, una grande tecnica respiratoria e un controllo mentale, in un processo noto deazotogenazione, ciò di sostituzione dell’azoto con l’ossigeno: nel caso di Maričić, la preparazione ha portato l’apneista croato ad avere una quantità di ossigeno disciolta nel sangue quasi cinque volte superiore al normale, prima di immergersi e raggiungere il fondo della piscina con le mani dietro a testa per dare seguito alla sua impresa.
I record mondiali di apnea riconosciuti dal Guinness
Nella progressione dei record, dai tempi del mago e artista della resistenza, David Blaine, che rese popolare l’apnea statica con l’ausilio di ossigeno in preparazione, si sono susseguiti diversi primati: dal primo Guinness World Record di 17 minuti e 4 secondi, nel 2008, durante la trasmissione tv in diretta (The Oprah Winfrey Show), il record di Blaine è stato battuto più volte da specialisti dell’apnea e pluricampioni del mondo, come il croato Goran Čolak e lo spagnolo Aleix Segura, tra i primi a superare la barriera dei 23 minuti nel 2016.
Ad alzare ulteriormente l’asticella, trattenendo il respiro per 24 minuti e 37 secondi, era stato il croato Budimir Šobat, nel 2021: il suo primato sembrava ormai destinato a non essere superato facilmente, ma il nuovo record di Vitomir Maričić di 29 minuti e 3 secondi è decisamente impressionante, soprattutto nel confronto con il record ufficiale di apnea statica senza aiuti: 11 minuti e 35 secondi, stabilito dal francese Stéphane Mifsud e che resiste dal 2009.