Via Lattea e Andromeda, lo scontro tra le due galassie potrebbe non accadere

La collisione tra la Via Lattea e Andromeda è molto meno probabile di quanto finora ritenuto: a mettere in dubbio l’ipotesi di uno scontro tra le due galassie è un nuovo studio pubblicato su Nature Astronomy che, utilizzando i più recenti dati dei telescopi spaziali Gaia e Hubble, ha rivisto le stime di una collisione diretta tra le due principali galassie del Gruppo Locale.
“Abbiamo scoperto che le due galassie successive per massa del Gruppo Locale, ovvero Messier 33 (M33) e la Grande Nube di Magellano, influenzano in modo netto e radicale l’orbita tra la Via Lattea e Andromeda” hanno precisato gli autori dello studio, scoprendo che la probabilità che la Via Lattea e Andromeda si scontrino entro i prossimi 10 miliardi di anni è approssimativamente del 50%. Restringendo invece l’analisi ai prossimi 4-5 miliardi di anni (il periodo di tempo entro cui, secondo l’ipotesi della collisione, avverrebbe lo scontro diretto), la probabilità di un impatto frontale sarebbe di circa il 2%.
“Considerando che il riscaldamento del Sole renderà la Terra inabitabile tra circa 1 miliardo di anni e che il Sole stesso probabilmente si esaurirà tra 5 miliardi di anni, una collisione con Andromeda è l’ultima delle nostre preoccupazioni cosmiche” ha ricordato la NASA in una nota.
Lo scontro tra la Via Lattea e Andromeda potrebbe non accadere
La Via Lattea e Andromeda non sono inevitabilmente destinate a scontrarsi: il futuro delle due galassie sarebbe altamente incerto, nonostante la collisione sia da tempo considerata lo scenario più probabile, in particolare in seguito a un’analisi pubblicata nel 2012, quando gli astronomi Roeland van der Marel e Tony Sohn dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, nel Maryland, indicarono un impatto diretto in non più di 5 miliardi di anni sulla base delle osservazioni di Hubble in un periodo di cinque-sette anni.
A mettere in dubbio i risultati di quell’analisi sono stati i dati acquisiti dallo stesso telescopio spaziale negli ultimi anni, che sono stati oggetto di un’indagine più complessa e che ha tenuto conto una serie di variabili che potrebbero influenzare la collisione. Queste variabili sono state esaminate da un team di ricercatori dell’Università di Helsinki, in Finlandia, dell’Università di Durham, nel Regno Unito, dell’Università di Tolosa, in Francia, e dell’Università dell'Australia Occidentale, che hanno condotto oltre 100.000 simulazioni Monte Carlo, un tipo di algoritmi computazionali che hanno permesso di valutare le orbite delle due galassie in un periodo di circa 10 miliardi di anni.
“Poiché ci sono così tante variabili, ciascuna delle quali comporta errori, ciò si traduce in un’incertezza piuttosto elevata sul risultato, portando alla conclusione che la probabilità di una collisione diretta nei prossimi 10 miliardi di anni sia solo del 50%” ha affermato Till Sawala, astronomo dell’Università di Helsinki in Finlandia e autore principale dello studio.
Tra le diverse variabili, i ricercatori hanno tenuto i considerazione gli effetti delle orbite della grande galassia satellite di Andromeda, M33, e di una delle galassie satellite della Via Lattea, la Grande Nube di Magellano. “La massa extra della galassia satellite di Andromeda, M33, attira la Via Lattea un po’ più verso di sé. Tuttavia, anche la Grande Nube di Magellano allontana la Via Lattea dal piano orbitale e da Andromeda: ciò non significa che la Grande Nube di Magellano ci salverà dalla collisione, ma la renderà un po’ meno probabile” ha aggiunto il dottor Sawala.
I risultati delle simulazioni
In circa metà delle simulazioni, la Via Lattea e Andromeda si incrociano a una distanza di circa mezzo milione di anni luce o meno (cinque volte il diametro della Via Lattea). “Si allontanano, ma poi tornano indietro e infine si fondono in un futuro lontano” hanno spiegato gli studiosi. D’altra parte, nella maggior parte degli altri casi, le galassie non si avvicinano mai abbastanza per fondersi, ma continuano il loro valzer orbitale per un tempo molto lungo.
I nuovi risultati lasciano ancora una piccola probabilità, intorno al 2%, di una collisione frontale tra tra 4-5 miliardi di anni. “Sulla base dei migliori dati disponibili – hanno concluso gli studiosi – il destino della nostra Galassia è ancora completamente aperto”.