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Una misteriosa onda muove le stelle della Via Lattea: l’inattesa scoperta del telescopio Gaia

Il telescopio spaziale Gaia ha scoperto una gigantesca onda nella Via Lattea, capace di muovere stelle distanti 30-65mila anni luce dal centro della galassia. L’origine di questa increspatura è ancora un mistero per gli scienziati: potrebbe essere l’effetto di una passata collisione con una galassia nana.
A cura di Valeria Aiello
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L’enorme onda che muove le stelle della Via Lattea imprime un moto verticale rispetto al piano galattico / Credit: ESA
L’enorme onda che muove le stelle della Via Lattea imprime un moto verticale rispetto al piano galattico / Credit: ESA

Il telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia spaziale europea (ESA) ha scoperto una misteriosa onda che muove le stelle della Via Lattea. Questa enorme increspatura, mai osservata prima con tale chiarezza, si propaga dal centro verso l’esterno della nostra galassia, coinvolgendo stelle situate tra i 30.000 e i 65.000 anni luce dal nucleo galattico. I dati mostrano movimenti verticali delle stelle rispetto al piano galattico, simili a un’oscillazione su larga scala.

L’origine del fenomeno è ancora incerta, ma secondo gli scienziati potrebbe essere l’effetto di una passata collisione con una galassia nana, che avrebbe generato una “Grande Onda” (Great Wave) ancora in grado di provocare un moto ondulatorio in stelle distanti decine di migliaia di anni luce dal Sole. Un’altra ipotesi suggerisce un possibile collegamento con l’Onda di Radcliffe, un filamento gassoso lungo circa 9.000 anni luce e situato più vicino al Sole, anche se le due strutture potrebbero non essere direttamente correlate.

La scoperta offre nuove informazioni per comprendere l’evoluzione della Via Lattea e le interazioni cosmiche che hanno plasmato la nostra galassia. Lo studio è stato pubblicato su Astronomy & Astrophysic e rilanciato dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), con l’astronoma Eloisa Poggio dell’Osservatorio Astrofisico di Torino alla guida del team che ha scoperto la struttura.

Cos’è la “Grande Onda” scoperta dal telescopio Gaia

La struttura scoperta dal telescopio spaziale Gaia, ribattezzata la “Grande Onda” (Great Wave) dagli scienziati, è un’enorme increspatura che si propaga nella Via Lattea, coinvolgendo milioni di stelle nelle zone più esterne del disco galattico. Non si tratta di una formazione visibile come un braccio o una nube, ma di un moto collettivo, un’oscillazione verticale che fa “ondeggiare” le stelle sopra e sotto il piano della galassia.

L’onda si estende da 30.000 a 65.000 anni luce dal centro della galassia, una regione che copre una vasta porzione del suo diametro di 100.000 anni luce. “La parte intrigante non è solo l’aspetto visivo della struttura ondulatoria nello spazio tridimensionale, ma anche il suo comportamento ondulatorio quando analizziamo i movimenti delle stelle al suo interno” ha affermato Eloisa Poggio, prima autrice dello studio.

Come è stata scoperta la “Grande Onda” nella Via Lattea

La “Grande Onda” è emersa dai dati del telescopio Gaia attraverso la mappatura precisa dei movimenti verticali di particolari categorie stellari, come le giovani stelle giganti e le variabili Cefeidi. Analizzando queste popolazioni, gli scienziati hanno individuato un pattern ondulatorio ricorrente: lievi spostamenti nelle posizioni delle stelle rispetto a quanto previsto, un segnale chiaro della presenza di una perturbazione su larga scala.

L’onda appena scoperta dal telescopio Gaia è indicata in rosso e blu: nelle aree rosse, le stelle si muovono al di sopra del piano galattico, nelle arre in blu oscillano nella direzione opposta / Credit: ESA
L’onda appena scoperta dal telescopio Gaia è indicata in rosso e blu: nelle aree rosse, le stelle si muovono al di sopra del piano galattico, nelle arre in blu oscillano nella direzione opposta / Credit: ESA

Questo comportamento è coerente con quello che ci aspetteremmo da un’onda” ha aggiunto Eloisa Poggio che, insieme ai colleghi, ha paragonato l’onda stellare a “un’ola da stadio: osservandone un singolo istante, vediamo alcune persone che si sono appena alzate, altre sedute e altre ancora che si stanno per alzare. Allo stesso modo, le stelle che si trovano nelle aree mostrate in rosso nelle mappe di Gaia si muovono al di sopra del piano galattico, mentre quelle nelle aree in blu oscillano nella direzione opposta, creando un’onda stellare lungo il disco galattico.

Poiché le Cefeidi e le stelle più giovani si muovono al passo con l'onda, gli scienziati sospettano che anche il gas nel disco della Via Lattea partecipi al movimento: un’oscillazione che queste giovani stelle potrebbero aver ereditato fin dalla nascita.

Gli scienziati hanno ora intenzione di approfondire le ricerche e indagare sull’origine di questo fenomeno misterioso. “La quarta pubblicazione di dati di Gaia includerà posizioni e movimenti ancora più precisi per le stelle della Via Lattea, comprese le stelle variabili come le Cefeidi – ha anticipato l’astrofisico Johannes Sahlmann, Project Scientist di Gaia per l'ESA – . Questo aiuterà gli scienziati a creare mappe ancora più dettagliate, migliorando così la nostra comprensione di queste caratteristiche della nostra galassia”.

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