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Un test del sangue può diagnosticare la depressione: i risultati dello studio

Uno studio clinico della McGill University di Montréal ha individuato nove molecole associate alla depressione negli adolescenti: questo potrebbe permettere di sviluppare un semplice esame del sangue in grado di individuare i ragazzi e le ragazze a rischio.
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Prevedere la depressione attraverso una piccola puntura sul dito. Oggi può sembrare surreale, ma tra qualche anno potrebbe funzionare così la diagnosi precoce della depressione in adolescenza. È quanto suggeriscono i risultati di uno nuovo studio clinico della McGill University di Montréal, in Canada, che ha individuato nove molecole che sembrano funzionare come marcatori biologici della depressione negli adolescenti.

La salute mentale nei giovani e giovanissimi è un tema di cui si sta prendendo consapevolezza a poco a poco, complice anche la crisi della salute mentale che la pandemia ha contribuito a far esplodere. Ma anche adesso che l'emergenza sanitaria è ormai finita, il benessere psicologico tra i ragazzi e le ragazze continua a essere un tema di estrema attualità. Lo dicono i dati: secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 2021 un adolescente su sette soffriva di depressione. In Italia la percentuale è ancora più allarmante: un ragazzo su quattro.

Lo studio

I ricercatori hanno individuato le molecole, che in realtà sono segmenti di micro-RNA, in questione effettuando un piccolo prelievo di sangue, una piccola puntura su un dito, in un campione di 62 adolescenti (di cui 34 con depressione): il loro sangue è stato poi essiccato e conservato in modo tale che venisse preservata l'integrità molecolare.

I ricercatori hanno poi sviluppato un metodo con cui estrarre i micro-RNA e analizzarli, scoprendo così che alcuni erano presenti soltanto nei ragazzi con depressione. Inoltre, da altri test di confronto, è merso che le stesse molecole non sono state collegate alla depressione negli adulti: questo quindi significa che la loro presenza riflette – spiegano i ricercatori – "processi biologici unici per gli adolescenti".

Verso una diagnosi precoce della depressione negli adolescenti

Secondo gli scienziati che hanno lavorato a questo studio, la diffusione di questo tipo di disturbi tra gli adolescenti è "allarmante", anche per i rischi sul lungo periodo: "Gli adolescenti con depressione hanno maggiori probabilità di andare incontro all'uso di sostanze, l'isolamento sociale e sperimentare sintomi che spesso non rispondono bene al trattamento", ha spiegato Cecilia Flores, professoressa James McGill nel Dipartimento di Psichiatria di McGill.

Ecco perché l'individuazione di queste nove molecole ha accesso l'entusiasmo dei ricercatori, che sperano possa aprire la strada a una diagnosi precoce che permetta di intervenire quando i sintomi non sono ancora toppo avanzati. Secondo i ricercatori, infatti, potrebbe diventare presto possibile sviluppare un semplice test del sangue, minimamente invasivo e riproducibile su larga scala, in grado di cercare e individuare le molecole in questione e quindi rintracciare la depressione prima ancora che si manifesti in modo evidente.

Finora – infatti – la diagnosi basa per lo più sui sintomi che gli stessi pazienti riferiscono, un metodo che chiaramente non garantisce sempre risultati immediati, anche perché, soprattutto per un adolescente, non è sempre facile aprirsi e parlare di sé. Un test di questo tipo potrebbe fornire quindi uno strumento in più, oggettivo, per individuare i giovani a rischio.

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