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Un nuovo agente patogeno è la causa più probabile della morte di migliaia di crostacei

Lo afferma il rapporto redatto da un team di dodici esperti di mortalità dei crostacei, convocato per una valutazione scientifica delle possibili cause che hanno determinato i ripetuti eventi di moria di massa registrati in Inghilterra.
A cura di Valeria Aiello
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Un nuovo agente patogeno è considerato la causa più probabile della morte di migliaia di crostacei lungo la costa nord-orientale dell’Inghilterra. Lo afferma il rapporto redatto da un team indipendente di dodici esperti in mortalità dei crostacei, convocato dal professor Gideon Henderson, consigliere scientifico capo del Dipartimento dell’ambiente, dell’alimentazione e degli affari rurali (DEFRA) del Regno Unito, per una valutazione scientifica di tutte le possibili cause che hanno determinato i ripetuti eventi di moria di massa che si sono verificati su 70 km di costa da Hartlepool, nella contea di Durham, a Whitby, nel North Yorkshire, dalla fine del 2021, protraendosi periodicamente fino al 2022.

La morte di migliaia di crostacei probabilmente causata da una nuova malattia

Alcuni di questi crostacei, principalmente granchi, hanno mostrato contrazioni insolite durante gli spiaggiamenti o l’attività di pesca, particolarmente evidenti durante il periodo iniziale della moria (da ottobre a novembre 2021), che si sono ripresentate nuovamente nel maggio 2022. In precedenza, il governo aveva puntato il dito contro la proliferazione di alghe, mentre una ricerca accademica sostenuta dall’industria della pesca aveva suggerito che le morti erano causate da una sostanza chimica, la piridina, o forse dal dragaggio alla foce del fiume Tees, per il mantenimento dei canali per il traffico portuale.

Il nuovo rapporto ha tuttavia considerato “improbabile” che la proliferazione algale possa spiegare le contrazioni e la lunga durata della mortalità durante i mesi invernali, pur non escludendola come fattore causale, in particolare all’inizio degli eventi di massa. Al contrario, la presenza di una sostanza tossica nelle acque, che avrebbe invece potuto spiegare le contrazioni dei crostacei morenti, è stata ritenuta “molto improbabile”, a causa dell’ampia estensione geografica e della lunga durata dell’evento, che avrebbe richiesto il rilascio prolungato di volumi molto grandi della sostanza chimica. Ciò è stato confermato da una serie di analisi delle acque e dei sedimenti, che ha escluso la presenza di quantità sufficienti da essere tossiche per i crostacei.

Pur non essendoci prove dirette di una malattia o di un parassita (non è stato condotto uno screening molecolare completo), il panel ha indicato come “più o meno probabile” che “un nuovo agente patogeno nelle acque del Regno Unito abbia causato l’insolita mortalità dei crostacei”, rilevando la possibilità che una combinazione di fattori – piuttosto che una singola causa – abbia operato insieme “degradando l’ambiente marino e causando l’insolita mortalità”.

Il panel, formato da esperti del mondo accademico e industriale, ha coinvolto anche Tammy Horton del National Oceanography Centre di Southampton, che alla BBC ha ammesso che l’indagine è stata “interessante ma frustrante”.

Avremmo voluto poter arrivare a una conclusione, ma niente di tutto ciò è definitivo –   ha detto l’esperta, che è anche Presidente del comitato direttivo del Registro mondiale delle specie marine (WoRMS) – . Abbiamo trovato più domande che risposte, pur essendo riusciti ad escludere alcune cause, ma non abbiamo trovato prove di un nuovo agente patogeno. Stiamo solo dicendo che potrebbe esserci un nuovo agente patogeno” ha aggiunto Horton, sottolineando che è “altamente improbabile” che un patogeno che colpisce i granchi possa rappresentare una minaccia per la salute umana.

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